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In arrivo 50 milioni di cartelle: come rateizzare

Quasi un ‘atto’ per ogni italiano: sono infatti una valanga, 50 milioni, le comunicazioni che da inizio 2021 inizieranno a piovere sui contribuenti dopo il blocco delle cartelle deciso all’inizio dell’emergenza covid. Il governo e la maggioranza puntano a una nuova edizione della rottamazione ma anche al saldo e stralcio. Richiesta unanime che arriva anche dall’opposizione.

Le casse però languono (-3 miliardi da accertamenti nei primo 10 mesi) e la ‘macchinà va comunque riavviata. Soluzioni in atesa di un intervento? La rateizzazione che permette intanto di bloccare le procedure esecutive. Intanto sono 35 milioni tra atti di riscossione (cartelle, ipoteche, fermi amministrativi) sospesi nel 2020 ai quali si aggiungono quelli di inizio 2021 quelli che potrebbero partire. Sono invece 15 milioni gli accertamenti e le lettere di compliance.

Quindi, in assenza di un rapido intervento del governo, la macchina fiscale si rimetterà in moto. «Penso che serva una rottamazione ‘quater’ per gli anni dal 2016 al 2019 per dare respiro a quei contribuenti con morosità incolpevoli. – spiegava ad esempio giorni fa la viceministra dell’Economia Laura Castelli (M5s) – Un nuovo saldo e stralcio potrebbe evitare la notifica di milioni di cartelle».

Uno stop che si voleva inserire in Manovra ma che è stato previsto solo per la zona sismica di Ischia. Indubbiamente lo ‘stop’ ha creato un notevole buco per l’erario: il gettito delle entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo nei primi 10 mesi dell’anno – spiegava il Mef – si è attestato a 6,8 miliardi nei primi 10 mesi con un calo di 3 miliardi, pari a -30,8%. Ma contemporaneamente i ‘danni’ economici da Covid hanno imposto all’esecutivo di agire anche attraverso i ristori e quindi nuovi esborsi.

La situazione intanto non è certo sfuggita all’opposizione: «Ci sono 30 milioni di cartelle esattoriali di piccolo importo, che da domani rischiano di arrivare a casa di milioni di famiglie di italiani, sarebbe il modo peggiore di cominciare l’anno. – ribadisce Matteo Salvini – Le proposte della Lega sono concrete e sono già depositate in parlamento: pace fiscale, rottamazione a lungo termine e saldo e stralcio”mentre Maria Stella Gelmini da FI, sostiene: «Adesso la maggioranza ha due opzioni: fare un decreto ad hoc per sanare questa delicata situazione, oppure votare gli emendamenti che Forza Italia presenterà alla Camera al decreto milleproroghe».

Sta di fatto che quelle contestate dall’amministrazione sono cifre che riguardano tasse non pagate non in periodo Covid. Quindi andrebbero comunque pagate. In attesa delle decisioni del governo ci si può comunque tutelare ricorrendo alle regole attuali. In particolare la rateizzazione.

La possibilità di rateizzare le cartelle, di qualsiasi importo, è concessa a tutti coloro che si trovano in difficoltà economica e non possono versare quanto dovuto in un’unica soluzione. A fronte delle difficoltà generate dall’emergenza sanitaria, fino al 31 dicembre 2021 sono previste ulteriori misure a favore dei contribuenti. Tolleranza fino a 10 rate.

Coloro che hanno una rateizzazione in essere al 31 dicembre 2020 o che presentano una nuova domanda entro il 31 dicembre 2021, possono usufruire delle agevolazioni previste dal decreto Ristori che ha concesso la possibilità di saltare fino a 10 rate (anziché le 5 ordinariamente previste) prima della decadenza dalla dilazione.

Per debiti fino a 100 mila euro più facile presentare la domanda. Per le richieste presentate entro il 31 dicembre 2021, il decreto Ristori ha elevato da 60 a 100 mila euro la soglia di debito per il quale basta una domanda semplice per ottenere un piano a rate senza la necessità di dover presentare la documentazione che attesti lo stato di difficoltà economica, con l’ammissione automatica alla dilazione ordinaria fino a 6 anni (72 rate).

Decaduti riammessi senza versamento arretrati. Può presentare una richiesta di dilazione anche chi era decaduto da una precedente rateizzazione prima della fase emergenziale, ma senza il vincolo del versamento delle rate scadute. Stessa possibilità anche per i decaduti dalle rottamazioni degli anni scorsi che possono rateizzare le somme ancora dovute