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Il controllo dello Stato nell’azienda, ma prima ci sarà la telefonata di cortesia

“Altro che semplificazione e sburocratizzazione, siamo di fronte all’ennesima trovata salva furbetti’!”. Non usa mezzi termini la consigliera regionale Cristina Guarda  di Europa Verde, nei confronti della proposta avanzata dal Ministro Brunetta sui controlli sulle imprese da parte della Pubblica Amministrazione.

“Prima di ogni controllo -spiega la consigliera – ci sarà una telefonata di cortesia per programmare la visita, specificando la natura del controllo, individuarne i contenuti ed elencando i documenti necessari. Come possiamo anche solo pensare di trasformare gli Enti di controllo in consulenti per chi dovrebbe essere sottoposto ai controlli?”.

“Veramente pensiamo di contrastare l’evasione o altre forme di reato con una telefonata di cortesia a un potenziale evasore?. Questa logica, purtroppo, parrebbe minare il senso dei controlli fiscali con il rischio di estendersi anche ad altri settori, con gravi conseguenze anche sulla salute dei cittadini. Già in passato – ricorda Guarda – la mancanza di controlli tempestivi ed efficaci ha comportato disastri ambientali e sanitari come quello della Miteni e dei Pfas; oggi pensare che un ente controllore debba preventivamente informare della sua visita fa sorridere da una parte, ma preoccupa dall’altra. Dovremmo invece poter rendere più efficienti le politiche di prevenzione, premiare con una semplificazione procedurale le imprese virtuose e potenziare il sistema di controllo, ma evidentemente Forza Italia confonde il bene del Paese con gli interessi di pochi; non a caso lo chiamavano il partito-azienda”, conclude Cristina Guarda.