Attualmente è operativo un programma sperimentale, il “cashback di Natale” ma dall’1 gennaio 2021 entrerà a pieno regime. Intanto, la misura attuale prevede che per tutte le spese effettuate con pagamenti elettronici (carte di credito, bancomat, prepagate o sistemi come Satispay) dall’8 al 31 dicembre, verrà restituito con un bonifico un importo pari al 10% di quanto speso, fino a un massimo di 150 euro (e un massimo di 15 euro per ogni transazione). Il rimborso, da parte dello Stato arriverà entro 60 giorni dalla fine di questa prima fase del programma. Per ottenerlo serve un numero minimo di 10 transazioni. A regime serviranno 50 operazioni a semestre: se non si effettua il numero minimo di transazioni non si avrà diritto al rimborso.
Per accedere alla misura occorre scaricare sul proprio smartphone l’App “IO” e registrarsi. Poi occorre registrare i sistemi di pagamento e l’Iban sul quale ricevere il rimborso. Per registrarsi all’App “IO” e al programma di cashback occorre avere l’identità digitale Spid.
Le spese ammesse sono tutte quelle effettuate in negozi, supermercati, bar, ristoranti, ma anche quelle verso i liberi professionisti (avvocati, medici, idraulici, taxi, ecc.). La condizione è sempre che si paghi con metodi elettronici. Invece, nono sono ammesse le spese effettuate per acquisti on line e le spese effettuate per l’impresa: valgono solo le spese personali. Tra le spese ammesse anche quelle per fare rifornimento di carburante (all’interno del territorio nazionale).
Per quanto riguarda il conto corrente sul quale ricevere il rimborso, si può usare anche l’Iban di un conto cointestato ed entrambi gli intestatari potranno usare lo stesso conto per il proprio cashback. Non si possono usare conti correnti intestati ad altri.
L’uso diffuso del contante ha un costo per le casse dello Stato, che l’Osservatorio Mobile Payment ha stimato in 24 miliardi di euro all’anno.
Una stima del possibile impatto del piano da 4,75 miliardi per i pagamenti elettronici del governo, che oltre al cashback prevede misure come la lotteria degli scontrini, che partirà il primo gennaio, e il credito d’imposta per gli esercenti, è stata realizzata dalla Community Cashless Society Ambrosetti a ottobre, prima del lancio dell’extra Cashback di Natale. L’analisi, condotta a partire dall’esperienza di Paesi che hanno
introdotto misure simili, prevede che il piano cashless possa portare a un gettito addizionale per lo Stato pari a 4,5 miliardi al 2025, grazie all’emersione del sommerso, e a un aumento dei pagamenti elettronici di 36,8 transazioni procapite.