Nel caso fosse introdotto per legge il salario minimo a 9 euro lordi all’ora, secondo la Cgia di Mestre, potrebbe esserci il serio pericolo di veder aumentare nel Paese il lavoro irregolare, in particolare nei settori dove attualmente i minimi tabellari sono molto inferiori alla soglia proposta dal disegno di legge presentato nei giorni scorsi alla Camera; si tratta, spesso, di comparti “fiaccati” da una concorrenza sleale molto aggressiva praticata dalle realtà che da sempre lavorano completamente il “nero”.
Stiamo parlando dell’agricoltura, del lavoro domestico e di alcuni comparti presenti nei servizi.
In altre parole, non è da escludere che molti imprenditori, costretti ad aggiustare all’insù i minimi salariali, potrebbero essere tentati a licenziare o a ridurre l’orario ad alcuni dei propri dipendenti, “costringendoli” comunque a lavorare lo stesso, ma in “nero”. L’adozione di questa “contromisura” consentirebbe a molte attività di contenere i costi e di non scivolare fuori mercato. (ANSA).