Cambia tutto sulle tariffe aggiuntive al prelievo dai Bancomat. La società è intenzionata a rivedere le modalità di remunerazione del servizio prelievo del contante in circolarità. Soltanto prossimamente, e comunque entro il prossimo mese di aprile, sarà possibile conoscere l’esito dell’istruttoria dell’Antitrust in merito alla proposta della società.
Fino ad oggi, qualche banca in Italia permette il prelievo con la carta Bancomat allo sportello Atm di un istituto di credito diverso da quello di appartenenza in maniera gratuita. La tendenza però resta ancora quella di far pagare una commissione che spesso non tiene conto della somma ritirata. In virtù di un accordo che individua il costo del prelievo in 0,50 centesimi di euro, la spesa di tenuta di un conto corrente, oggi, è comprensiva dei costi dei prelievi presso tutti gli sportelli aderenti al circuito Bancomat. Un costo che, per l’appunto, diverse banche non fanno pagare ai propri clienti.
Adesso però è prevista la riforma della società Bancomat Spa che proporrebbe di modificare il costo con una commissione che dipende dalla Banca proprietaria dell’Atm. Quindi, quando si preleva denaro da un istituto di credito diverso rispetto a quello di chi sta effettuando l’operazione si rischia di pagare la commissione e di non sapere quanto sia il prezzo.
La previsione dell’aumento
“C’è la ragionevole presunzione che, fissato un cap, tutte le banche vi si allineeranno come è accaduto ad esempio con la commissione sull’accordato per i fidi sui conti correnti che prevede un cap dello 0,5% a trimestre, valore che tutte le banche oggi applicano”, fanno sapere da Altroconsumo. “Per questo motivo la loro previsione è che che il prelievo in circolarità andrà a costare 1,50 euro. Soldi che molte persone fino ad oggi non pagavano. I consumatori sono convinti, inoltre, che assisteremo ad un peggioramento dell’informativa precontrattuale con conseguenze anche sulla trasparenza dei costi per il correntista che non avrà più questi costi presenti nel rendiconto che riceverà dalla propria banca”.