AGI . La prostituzione e i servizi forniti da escort e accompagnatori ora hanno un loro codice Ateco, ovvero la classificazione di attività economica. Dal 1 gennaio è entrata in vigore Ateco 2025, la nuova classificazione delle attività economiche, al punto 96.99.92 sono citati i ‘Servizi di incontro ed eventi simili’.
Ateco 2025 è il risultato di un processo di revisione coordinato dall’Istat, iniziato nel 2018, che rappresenta la versione nazionale della classificazione europea delle attività economiche e rappresenta le peculiarità del sistema produttivo nazionale.
“L’implementazione della classificazione Ateco 2025 a livello nazionale riguarderà solo gli operatori economici residenti che svolgono attività legali, come nel caso del codice 96.99.92 in cui rientrano, ad esempio, le seguenti attività: le agenzie matrimoniali e quelle di speed dating”. Lo precisa l’Istat dopo l’inserimento tra i nuovi codici Ateco di attività tra cui i servizi di prostitute, accompagnatori ed escort.
L’Istat ricorda che, “a seguito dell’entrata in vigore dal 1 gennaio della nuova classificazione delle attività economiche Ateco 2025 – coordinata a livello nazionale assieme ad Agenzia delle Entrate e Camere di Commercio per gli ambiti di rispettiva competenza – è stato recepito dalla classificazione statistica europea delle attività economiche denominata Nace Rev. 2.1 il codice 96.99 “Altre attività di servizi alla persona n.c.a”.
La descrizione di questo codice definita a livello europeo riporta, tra le altre, anche le attività: “provision or arrangement of sexual services, organisation of prostitution events or operation of prostitution establishments”. Le stesse erano già incluse nella classificazione europea precedente nell’ambito del codice 96.09, in vigore a partire dal 2008 al 2024, sebbene non in modo cosi’ esplicito come nell’aggiornamento da cui l’Ateco 2025 deriva.
Istat precisa che la “classificazione statistica delle attività economiche definita a livello comunitario può includere oltre alle attività legali anche quelle non legali al fine di garantire l’esaustività della classificazione e la piena comparabilità dei dati tra Paesi dell’Ue, indipendentemente dal loro regime normativo”. La stima “delle attività illegali”, richiesta nell’ambito dei Sistema dei conti nazionali e regionali dell’Unione europea, “verrà effettuata dall’Istat esclusivamente nell’ambito dei Conti Nazionali utilizzando metodi di stima indiretti.”
