Non solo le donne di mezza età e i millennials: sempre più spesso a cercare soluzioni per migliorare l’elasticità della pelle o ridurre le rughe sono le anziane over 70. A illustrare il panorama di un pubblico che cambia e che ha bisogno risposte specifiche, è il 40/mo Congresso della Società Italiana di Medicina Estetica (Sime), da oggi a domenica a Roma.
Si allunga l’aspettativa di vita della popolazione e si alza, di pari passo, l’età media dei pazienti in cerca di un filler o di un trattamento. “Sempre più spesso si rivolgono a noi, non solo le donne di mezza età o le giovanissime – spiega il presidente della Sime, Emanuele Bartoletti – ma anche signore anziane, over 70 persino over 80. Questa sicuramente è un fetta di mercato che si sta ampliando e continuerà ad aumentare, perché gli anziani di oggi sono sempre più attivi e spesso hanno una vita sociale attiva”. Richiedono però anche trattamenti ad hoc. “Su di loro – precisa l’esperto – non trattiamo, se non in minima parte le rughe, che a quell’età sono il problema minore.
Cerchiamo piuttosto di intervenire per ridurre le macchie e per diminuire l’opacità, il grigiore e l’ispessimento della pelle”.
L’obiettivo, in questi casi, non deve essere “ringiovanire, bensì offrire un’immagine curata della persona”. E’ i risultati sono molto positivi, anche sull’umore delle pazienti.
Oltre alle pazienti mature, ad aumentare, sono gli uomini che si rivolgono alla medicina estetica. Ma anche qui, servono trattamenti studiati ad hoc. “Si cominciano a vedere in giro – conclude Bartoletti – uomini con labbra troppo grosse o zigomi troppo femminili. Questo non va bene, bisogna prestare attenzione a utilizzare in modo corretto le tecniche, in modo che non li femminilizzino”.(ANSA).