Gli Italiani continuano lasciare il loro Paese, è risaputo, ma a fare impressione è la percentuiale di giovani veneti che fanno bagagli e se ne vanno perchè la loro terra non è attrattiva. Questa tendenza negli ultimi anni è in crescita: al 1 gennaio 2020 la popolazione residente in Veneto che è emigrata è salita del 13 per cento, un aumento che non può lasciarci indifferenti. Il dato emerge dal Rapporto 2020 Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes (edizione speciale 15 anni).
“Da tempo ci si trova ad avere a che fare con una Italia in cui il malessere demografico imperversa spietato e, d’altra parte, con una Italia, l’unica a crescere, che è quella che ha messo radici all’estero: l’unica comunità che cresce di un’Italia sempre più longeva e spopolata è quella che risiede all’estero”, si legge nel documento. Se infatti a livello nazionale la popolazione residente si è ridotta di quasi 189 mila unità, gli iscritti all’Aire sono aumentati nell’ultimo anno del 3,7% che diventa il 7,3% nell’ultimo triennio.
A spopolarsi, si legge nel Rapporto, è soprattutto il Sud – Sicilia (-35.409), Campania (-29.685) e Puglia (-22.727) – mentre gli iscritti all’Aire crescono soprattutto nel Nord Italia. Gli italiani sparsi per il mondo provengono soprattutto dal Mezzogiorno (2,6 milioni, 48,1%), di cui il 16,6% (poco più di 908mila) dalle Isole; quasi 2 milioni (36,2%) sono originari del Nord Italia e quasi 861mila (15,7%) del Centro. Scendendo al livello provinciale, il primo territorio che spicca, con 371.379 iscritti, è quello di Roma e, a seguire, due province ‘minori’ – Cosenza (178.121) e Agrigento (157.709); a seguire troviamo Milano (149 mila), Napoli (quasi 146mila), Salerno (144mila) e Torino (quasi 132mila).
Possamai: ‘Non possiamo perdere i nostri talenti’
Come promesso in campagna elettorale, Possamai ha portato il tema in consiglio regionale.
Il video dell’intervento:
N.B.