In un mondo sempre piu’ digitale l’e-book ha la sua nicchia di lettori affezionati (aumentati dell’1%), ma il buon vecchio libro continua a essere il preferito dagli italiani, e il fascino della carta (il suo spessore, l’odore) resta imbattuto. A rivelarlo, una ricerca del Censis presentata oggi a Roma, dall’inequivocabile titolo ‘Il valore del bel libro’. Si’, perche’ dalla ricerca – nonostante i lettori di libri siano in netto calo e gli italiani che leggono almeno un libro l’anno siano passati dal 59,4% del 2007 al 49,7 del 2012 – emerge quanto la voglia di sfogliare e possedere dei bei volumi continui a essere forte, sorprendentemente piu’ tra i giovani che tra gli anziani.
In oltre la meta’ delle famiglie italiane (il 53,5%) – si legge nella ricerca commissionata al Censis dalla Fondazione Marilena Ferrari, sono conservati libri lasciati in eredita’ e verosimilmente non si tratta di edizioni economiche. Ed e’ una percentuale che non cambia con l’eta’; anche il sessantenne, come il trentenne, conserva ancora i libri dei genitori e dei nonni, come conserva i quadri o l’argenteria, perche’ per lui i libri non sono un bene di consumo, ma hanno un valore intrinseco: sono il segno piu’ tangibile del patrimonio culturale della sua famiglia. Solo il 17,8% degli italiani si disinteressa di cio’ che accadra’ ai loro libri quand’essi saranno passati a miglior vita, mentre l’82,2% spera che i propri eredi potranno godere, oltre che dei beni materiali, anche dei libri che gli tramandera’.
I dati emersi dall’indagine dicono con chiarezza che, a fronte del fatto che i lettori continuino a diminuire, il 70% degli italiani considera il bel libro non un oggetto, ma una vera e propria opera d’arte. “E’ sorprendente notare”, si legge nel focus, “che il 52% degli italiani (il 55,3% delle donne) mostra il desiderio di possedere dei bei libri, questo vuol dire che per la meta’ degli italiani non solo il bel libro e’ un’opera d’arte, ma e’ anche un oggetto del desiderio: avere in casa dei bei libri e’ come avere dei bei quadri”. E il bel libro riscuote grande successo anche tra i giovani: il 65,1% dei giovanissimi si dice attratto dai bei libri. “E’ la riprova che al libro di alta qualita’ si lega la questione dell’identita’ – spiegano dal Censis – piu’ la ricerca dell’identita’ e’ forte, come nei giovani, piu’ l’attrazione nei confronti di un oggetto che rappresenta uno ‘scrigno di sapere’, che e’ fruibile, ma che e’ anche mostrabile e che quindi in qualche modo mi rappresenta, e’ forte”. Davanti a un libro di pregio il 46% degli italiani si sente attratto, invogliato se non alla lettura, almeno a sfogliarlo. La qualita’ piu’ apprezzata, oltre ovviamente ai contenuti, e’ la bella stampa: per questo l’85,4% degli italiani la ritiene molto e abbastanza importante. Seguono le illusrazioni (molto e abbastanza importanti per quasi l’80% degli italiani) e la carta (per il 76%). “La Fondazione Marilena Ferrari”, ha commentato il vicepresidente, Fabio Lazzari, “ha da sempre tra i suoi obiettivi principali quello di promuovere il libro di qualita’ e di pregio come strumento fondamentale per progettare il futuro della civilta’. In un momento storico in cui e’ molto acceso il dibattito culturale sulla smaterializzazione del libro a favore dell’ebook, abbiamo voluto verificare se quest’idea e’ condivisa o meno dagli italiani e abbiamo scoperto con piacere che la pensano come noi”. (agi)