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L`87% degli italiani ricorre a Google come strumento di autodiagnosi

Lenstore ha condotto un sondaggio per scoprire quali sono le tendenze e abitudini degli Italiani quando ricorrono a internet per una diagnosi medica. Analizzando fattori come la frequenza con cui si digitano i sintomi di un malessere su Google, il perché si ricorre ad una auto diagnosi e quanto spesso ci si preoccupa per la salute – lo studio ha messo in luce le tendenze ipocondriache degli Italiani. Su Internet si possono trovare numerose fonti di informazione su infiniti temi e argomenti- ed è comune condividere le proprie preoccupazioni e cercare consigli di salute online. Ma quanto di frequente gli Italiani cercano i sintomi di un malessere su Google? L’87% degli Italiani cerca i sintomi di un malessere su Google – prima di consultare un dottore. Ma quali sono le ragioni principali dietro questa scelta? 1. Essere informati riguardo ogni possibile problema prima di consultare un esperto – 63%; 2. Usare Google per decidere se è il caso di consultare un dottore oppure no – 41%; 3. Mancanza di tempo per andare dal dottore – 19%; 4. Non sentirsi a proprio agio nel visitare il medico a causa di Covid-19 – 15%; 5. Difficoltà nel prenotare un appuntamento con il medico – 12%.

Sebbene la ragione principale di una auto-diagnosi sia quella di essere consapevoli di potenziali problemi di salute, il 45% degli Italiani usa questo primo strumento per prendere decisioni importanti come la scelta di verificare i sintomi di quella condizione con il proprio medico. Oppure, poiché al corrente delle pressioni e sforzi richiesti tutti i giorni al sistema sanitario nazionale, l’11% degli intervistati dice di accontentarsi della diagnosi di Google per non mettere ulteriori pressioni su medici e infermieri. Il fatto che tutte queste persone ricorrano all’autodiagnosi su Google ha portato il 20% degli intervistati a lasciare non diagnosticata una determinata condizione di salute che avrebbe potuto essere individuata e curata prima. Il 7% degli Italiani ammette di non visitare mai, in seguito ad avere cercato su Google i sintomi di un malessere, o di visitarlo raramente. Firenze occupa il primo posto tra le città italiane i cui partecipanti utilizzano Google per cercare i sintomi di un malessere. Infatti – il 34% dei fiorentini ammette di usare sempre Google per una diagnosi – seguiti dagli abitanti di Reggio Calabria (28%) e Bologna (26%). Senza il corretto supporto medico e con una lunga lista di siti a nostra disposizione, è facile sbagliarsi e leggere notizie false o poco attendibili. Fidarsi di fonti sbagliate sul web può comportare presupposti non corretti e causare ansie e preoccupazioni inutili.

Ma quali città hanno il maggior numero di intervistati con la tendenza di trarre la conclusione peggiore quando ricorrono all’autodiagnosi su Google? Torino occupa la prima posizione con il 35% di partecipanti che ammette di trarre la conclusione peggiore dopo avere usato Google per ricercare i sintomi di un malessere – seguito da Genova 34% e Palermo 31%. Siamo un paese di ipocondriaci? I risultati del sondaggio mostrano che il 20% degli Italiani si preoccupa per la propria salute ogni giorno. Ciò spiega la tendenza a cercare i sintomi su Google al posto di consultare un medico. Roshni Patel, BSc (Hons) MCOptom, professionista e responsabile ai Servizi a Lenstore dice: “Anche se ricorrere a Google per una diagnosi può essere utile per tranquillizzare la mente delle persone, è fondamentale consultare un dottore se si è preoccupati per la propria salute – se i sintomi persistono o se non si è ben certi di cosa non funzioni. I siti online di medicina e salute dovrebbero essere utilizzati con parsimonia per avere una guida generale – ma solo un medico professionista è in grado di fare una vera e propria diagnosi. Quando si cerca online, è importantissimo consultare siti credibili per assicurarsi che le informazioni a disposizione siano aggiornate e precise. L’autodiagnosi puó essere causa di ansia e preoccupazione – specialmente se si risale a una diagnosi scorretta”.