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Gli studenti italiani vorrebbero una scuola più aggiornata e tecnologica

Programmi scolastici con più tecnologia per facilitare l’apprendimento rendendolo, al tempo stesso, coinvolgente: ecco cosa chiedono gli studenti in Italia secondo GoStudent nel report ‘GoStudent Future of Education Report 2023’.
A rispondere al questionario sono stati 1015 genitori e 1015 bambini della Generazione Z e Alpha.
Secondo la ricerca, infatti, il 74% dei giovani ritiene molto utile l’inserimento della tecnologia nei programmi di studio perché migliorerebbe il loro grado di apprendimento. Questo sentimento è, in parte, frutto del 32% di loro che si dice annoiato dalle proposte che offrono le rispettive scuole. Non solo: dotare le classi di strumenti innovativi incentiverebbe la creatività nel 73% degli intervistati.
Se da un lato si desidera una maggiore implementazione di strumenti tecnologici, dall’altro anche le stesse materie scolastiche devono evolversi, e il 72% degli studenti in Italia è d’accordo con questa tendenza. Secondo la loro valutazione, dovrebbero essere incluse tematiche inerenti agli aspetti sociali e tutte le notizie che riguardano l’attualità che li circonda.
Nel frattempo cresce l’interesse per materie non convenzionali che hanno un focus maggiormente incentrato nell’ambito della tecnologia (38%) ma che, al momento, non sono contemplate, tra cui: programmazione di videogiochi (54%), Intelligenza Artificiale (56%), ingegneria robotica (50%), finanza (42%) e criptovalute (42%).
“C’è grande curiosità da parte degli studenti sulle novità anche su temi che vanno oltre le materie tradizionali- ha dichiarato Ricardo Reinoso, vice presidente Global Sales di GoStudent- I ragazzi vogliono imparare giocando. La tecnologia è apprezzata per essere un metodo di apprendimento interessante e coinvolgente a scuola, ma il suo utilizzo non viene ancora largamente sfruttato nelle scuole. Gli insegnanti di GoStudent utilizzano un’aula digitale, app online, contenuti video/audio e gamification per potenziare le loro lezioni e coinvolgere gli studenti”.