In Italia si è verificata quest’anno più di una valanga ogni tre giorni che hanno causato vittime e danni per effetto dell’andamento climatico anomalo. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base della elaborazione dell’European Severe Weather Database (ESWD) che conta in Italia ben 18 valanghe nel 2021, più di quante sono state rilevate nell’intero 2020. L’ultima ondata di maltempo con la caduta abbondante della neve conferma la tendenza al moltiplicarsi di eventi estremi i cui effetti – sottolinea la Coldiretti – si fanno sentire sull’ambiente e sulla natura dove aumenta l’instabilità e sono sconvolti i normali cicli stagionali. A preoccupare è infatti anche il forte abbassamento delle temperature provocato da Burian con i trattori degli agricoltori della Coldiretti che sono stati mobilitati per intervenire come spalaneve per pulire le strade e per la distribuzione del sale contro il pericolo del gelo mentre nelle campagne il gelo artico colpisce verdure e ortaggi coltivati all’aperto.
Con temperature sotto lo zero sono a rischio – precisa la Coldiretti – le coltivazioni invernali come cavoli, verze, carciofi, finocchi, cicorie e broccoli ma lo sbalzo termico improvviso ha inevitabilmente un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra ma anche delle stalle dove si cerca di difendere gli animali dal freddo anche rinforzando la dieta per garantire una razione supplementare di energia e calorie. Siamo di fronte in Italia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che ha fatto perdere – conclude la Coldiretti – oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.