“Che fine ha fatto il gallo?” parte da questa domanda Gianmarco Franzan per dar vita al suo libro di fiabe per bambini scritto e illustrato da lui stesso per raccogliere fondi per gli asili locali.
Franzan, di Zugliano e padre di due bambine, dal 2012 ha lavorato a questo progetto che ha visto la luce a fine maggio per aiutare le scuole dell’infanzia, come rivela lui stesso: “Avendo le bambine piccole mi sono accorto che spesso gli asili hanno problemi di fondi e non possono fare anche semplici interventi di manutenzione, per questo ho pensato di provare a far qualcosa di più corposo rispetto alle tradizionali vendite di torte”.
Il libro è stato venduto ad offerta libera minima di 10 euro negli asili di: Lugo, Centrale, Grumolo, Zugliano, Fara, Calvene, Salcedo, Lusiana e San Vincenzo di Thiene. “I genitori sono stati dei grandi promotori, per esempio il gruppo di Grumolo ha organizzato una lettura alla Biblioteca di Thiene – racconta Franzan – mentre altri gruppi lo hanno proposto alla scuola elementare del paese”.
“Sono temi grandi, ma pur non facendo del buonismo ho cercato di renderli a misura di bambino” spiega Franzan che ha tenuto nascosto il progetto fin quasi all’ultimo alla famiglia, ma che ha testato sulle figlie per prime i propri racconti. “Indirettamente mi hanno aiutato tantissimo nella stesura, vedo che ora la più grande lo legge e mi sembra che in famiglia siano felici del progetto” con modestia l’autore.
Dopo aver scritto e illustrato le favole Franzan ha cercato uno sponsor rivolgendosi alla Amcor Flexibles di Lugo, azienda per cui lavora che ha pagato le spese di stampa delle 500 copie previste. “All’inizio ero un po’ in pensiero, temevo che le copie non andassero vendute, in fondo ci avevo messo la faccia in azienda” spiega l’autore “ma ho visto che i libri sono andati venduti bene negli asili coinvolti e ne ho venduti molti anche in azienda ai miei colleghi e quindi sono felice della riuscita”.
Alla domanda se ci sarà un seguito o se ne stamperanno altre copie Franzan risponde che aspetta di vedere come andranno le vendite di quegli asili che
proporranno il libro solo ad inizio anno. “Io scrivo sempre qualcosa, ma nel frattempo penso che ne porterò un paio di copie all’ospedale di Santorso e magari in qualche biblioteca qui intorno” conclude l’autore, che nel suo piccolo ha messo la fantasia e voglia di mettersi in gioco a favore dei più piccoli.
Giorgia Santacaterina