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Sessualità. Il maschio italiano un fulmine a letto. 120 secondi di pura insoddisfazione

Rapporti sessuali sempre più spesso al centro di vari studi internazionali con risultati non proprio confortanti, dove emerge che la durata media maschile si aggira sui 5 minuti.

Cronometro alla mano le coppie di varie parti del mondo prese a campione hanno registrato una moltitudine di primati, dai 44 minuti ai 33 secondi, fornendo una media che sta al di sotto della soglia dei 7 minuti minimi necessari, sempre secondi gli studi, per procurare l’appagamento sessuale.

E gli italiani come si piazzano? Non molto bene coi 2 minuti di media cronometrati dal momento della penetrazione alla eiaculazione. Come rende noto uno studio della società italiana di urologia e dell’associazione ginecologi ospedalieri italiani, 4 maschi su 10 incappano nel fast sex (sesso veloce) a causa dell’eiaculazione precoce. Un problema che sempre più spesso si trova sul banco degli accusati, generando insoddisfazioni e malcontenti per quasi il 70% degli italiani, causando stress e preoccupazione anche nel partner.

A dare man forte allo studio italiano, scendono eufemisticamente tra le lenzuola gli specialisti americani in medicina sessuale dell’International Society for Sexual Medicine, che determinano l’eiaculazione precoce quando avviene entro il primo minuto di penetrazione vaginale o nell’impossibilità di ritardare l’eiaculazione, con conseguenze personali negative che nei casi peggiori portano i partner ad evitare totalmente l’intimità sessuale.

Un flop sessuale che se inizialmente può creare momento di imbarazzo, seguito dalle scuse di circostanza “giornata pesante oggi”, a lungo andare può deteriorare il rapporto della coppia. Perché se può risultare comprensibile questa disfunzione sessuale negli adolescenti alle prime armi, traditi spesso e volentieri dall’ansia e dall’agitazione, risultano meno giustificabili nel caso di coppie stabili e collaudate.
Non resta allora che scoprire i perché di questo exploit anticipato del maschio, che gli studiosi individuano in cause biologiche (livelli ormonali anomali, infiammazione alla prostata, caratteristiche ereditarie) e in cause psicologiche (ansia da prestazione erettile, paura di non poter raggiungere l’orgasmo, problemi relazionali). E in questi casi non resta che l’unico salvagente possibile: rivolgersi ad un medico, bandendo le soluzione fai da te come ad esempio farmaci ritardanti acquistabili online, che potrebbero essere contraffatti e nocivi che altro non sono degli antidepressivi che vanno sempre prescritti da un medico.

Per molti uomini che si trovano a vivere questa défaillance sessuale val la pena comunque spezzare una lancia a loro favore, per capire i perché di questo loro stato. Secondo alcuni studiosi infatti l’eiaculazione precoce in certi casi dipenderebbe dalla mutazione del ruolo sociale della donna negli ultimi anni, affermandosi sempre più come soggetto, rivendicando un proprio appagamento sessuale, e non più un mero strumento sessuale a servizio dell’uomo. E’ cambiata l’identità sociale della donna e l’uomo ne accusa il colpo?

Più qualità e meno performance. Vivere il rapporto sessuale col partner come uno scambio d’emozioni, facendo sì bollire il sangue nelle vene, dimenticando nel limite del possibile e delle situazioni del caso, le trappole mentali: angoscia, tempo e controllo che fermano il cronometro su quei 120 secondi di pura insoddisfazione.

Paola Viero