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Salvini chiede i soldi all’Europa per il Ponte dello Stretto: sarà l’opera più avvenieristica della storia

Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Matteo Salvini, vuole accelerare sul Ponte sullo Stretto di Messina. Dopo aver incontrato i due governatori di Sicilia e Calabria, Schifani e Occhiuto, il leader della Lega è pronto a richiedere finanziamenti diretti all’Unione europea.

Opera prioritaria per il governo e per le regioni. A incontro concluso con i governatori del Sud Occhiuto per la Calabria e Schifani per la Sicilia, fonti vicine al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini fanno sapere che sul Ponte sullo Stretto la convergenza è massima: l’opera, dicono, è prioritaria, la sua realizzazione avrà ricadute positive per tutta Europa e servirà per incentivare il miglioramento generale delle infrastrutture come già successo, in passato, con l’Autostrada del Sole. Sul tavolo – spiega il ministero di Porta Pia – ci sono progetti significativi, come la Statale Jonica in Calabria, l’Alta Velocità o la ferrovia Palermo-Catania. E dunque si procederà con una cabina di regia permanente tra regioni e ministero mentre si calendarizzerà a breve un incontro con Rfi per accelerare sullo studio di fattibilità commissionato dal governo Draghi.

Fonti vicine a Salvini spiegano: “Il Ponte sullo Stretto tra Sicilia e Calabria dovrà beneficiare di finanziamenti diretti dell’Europa. È quanto auspica il Mit in vista del Consiglio dell’Unione europea dei ministri dei Trasporti del 5 dicembre a Bruxelles. Al momento, è in fase di discussione il regolamento europeo sui corridoi di trasporto: il collegamento tra Calabria e Sicilia è inserito come progetto in fase di studio”.

Il dicastero di Porta Pia, proseguono le fonti del Mit, “sta elaborando una serie di osservazioni al Regolamento europeo, in parallelo con l’esame del Parlamento. Per auspicare il finanziamento, il gruppo ID – di cui fa parte la Lega – ha presentato anche un emendamento ad hoc per inserire il collegamento stabile tra Villa San Giovanni e Messina tra i c.d. ‘missing link’ ferroviari e stradali da finanziare“.