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Omofobia. In fuga dalla famiglia dopo il coming out, molti under 18. Aumentano le aggressioni. Il video di Pantaloni Rosa

Un terzo delle oltre 21.000 chiamate ricevute nell’ultimo anno al Contact center “Gay Help Line” di Roma Capitale denuncia episodi di violenza in famiglia dopo il coming out e il 27% delle vittime seguite sono under 18. In occasione occasione della Giornata Internazionale contro l’Omolesbobitransfobia, il Contact Center di Roma Capitale-Gay Help Line (numero verde 800 713 713) e la chat Speakly.org rendono noti i dati sulle discriminazioni e violenze subite dalla comunità Lgbtq+ nell’ultimo anno.

IN UN ANNO OLTRE 21 MILA RICHIESTE DI AIUTO, IL 27% DA GIOVANISSIMI (11-18 ANNI)

Negli ultimi dodici mesi, il Contact Center e la chat hanno ricevuto oltre 21.000 contatti, di cui 6.000 provenienti dal territorio di Roma e del Lazio. Di questi, il 53% denuncia di aver subito episodi di violenza, con il 36% riguardante principalmente giovani e adolescenti, che segnalano violenze in ambito familiare, segnalano in un comunicato.
Il coming out in famiglia ha determinato infatti una risposta violenta da parte dei parenti nel 32,3% del totale dei casi seguiti dal Contact Center di cui il 27% delle vittime sono minori dagli 11 ai 18 anni. Il 40,4% dei casi seguiti dal Contact Center ha riguardato richieste di accoglienza da parte di persone Lgbtq+ in fuga da situazioni di violenza familiare. Di queste richieste, il 70,4% proviene da giovani utenti di età compresa tra i 15 e i 26 anni.

IN AUMENTO RAPINE E VIOLENZE A PERSONE LGBT+ DA PARTE DI BANDE CRIMINALI

In quest’ultimo anno è emerso inoltre il fenomeno delle rapine ai danni di persone lgbt+ da parte di bande criminali, che rappresentano il 5,4% dei casi di violenza. Risultano in aumento gli attacchi a coppie dello stesso sesso con minacce e/o aggressioni in luoghi pubblici e in particolare presso i locali di ritrovo della comunità LGBT+ Il bullismo scolastico continua ad essere un problema rilevante, con il 6% dei casi riguardanti adolescenti vittime di bullismo a scuola.

APERTI 11 SPORTELLI LGBT+ NEI MUNICIPI DI ROMA, ALTRI DI PROSSIMA APERTURA

“I dati del Contact Center di Roma Capitale – Gay Help Line confermano che gli episodi di discriminazione verso le persone Lgbtq+ sono ancora una realtà nella nostra città e che pertanto è sempre più urgente fornire un supporto concreto sul territorio. Lo scorso anno, proprio il 17 maggio, abbiamo infatti aperto in via sperimentale uno sportello Lgbt+ all’interno del PUA del Municipio X. Successivamente, abbiamo deciso di estendere questa iniziativa a tutti i Municipi, affinché ogni PUA potesse disporre di uno sportello dedicato ai temi Lgbt+. Ad oggi, sono già attivi 11 sportelli e altri sono di prossima apertura a dimostrazione dell’impegno di Roma Capitale verso la comunità Lgbtq+. Aprire sportelli in tutti i Municipi significa infatti ridurre le distanze tra istituzioni e cittadin* e rispondere ai bisogni reali delle persone. Rendere Roma una vera Capitale dei diritti è una sfida che, insieme al sindaco Roberto Gualtieri e a tutta l’Amministrazione, stiamo affrontando con serietà e determinazione. Continueremo a lavorare in questa direzione perché Roma è una capitale che accoglie e non lascia indietro nessun*”, commenta Monica Lucarelli Assessora alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e alle Pari Opportunità di Roma Capitale.

“DATI ALLARMANTI, AUMENTA VIOLENZA E DISCRIMINAZIONI SU PERSONE LGBT+”

Spiega Alessandra Rossi, Coordinatrice Gay Help Line: “Dall’inizio del servizio, a marzo 2006, la Gay Help Line ha ricevuto oltre 350.000 contatti, e come Contact Center di Roma Capitale è il punto di riferimento telefonico istituzionale a supporto delle persone LGBT+. Anche quest’anno i dati raccolti dalla Gay Help Line 800 713 713 (gayhelpline.it) e dalla chat Speakly.org, sono allarmanti. Ne emerge infatti che l’omolesbobistransfobia non si arresta e cresce in maniera sostanziale l’impatto sociale negativo della violenza e delle discriminazioni sulle persone LGBT+. I dati del servizio pubblicati su gayhelpline.it risultano omogenei su tutto il territorio nazionale, ma possiamo rilevare che l’ultimo anno a Roma è stato caratterizzato dal fenomeno delle rapine violente ai danni di persone lgbtqia+. In particolare, nel territorio del Lazio e dell’Umbria più bande hanno messo a punto un disegno criminoso, che grazie al nostro servizio siamo riusciti a denunciare. Quanto rileviamo fa emergere la necessità di servizi strutturati su tutto il territorio che lavorino in sinergia tra le varie istituzioni ed il nostro servizio a partire dalle scuole”.
Conclude Marilena Grassadonia Coordinatrice Ufficio Diritti LGBT+: “Continua l’impegno di Roma Capitale nel contrasto alle discriminazioni omolesbobitransfobiche attraverso l’apertura di sempre più numerosi presidi territoriali e la diffusione di iniziative culturali e formative che parlano alla comunità lgbtqia+ e alla città tutta. Quest’anno tra le varie iniziative che si svolgeranno su tutto il territorio cittadino, abbiamo voluto fare un focus sulle persone lgbtqia+ che vivono le nostre scuole e di come una scuola accogliente e rispettosa di tutte le differenze sia quella che vogliamo promuovere. È di questo che parleremo al Convegno “Le persone lgbt+ e la scuola” che si terrà giovedì 22 maggio dalle ore 9:00 presso la “Casa della Città, trasparenza e partecipazione” in Via Giovanni da Verrazzano 7 con la partecipazione di professionist*, insegnanti, associazioni lgbtqia+ e reti che lavorano all’interno delle scuole. Un convegno promosso dall’Ufficio Diritti LGBT+ di Roma Capitale che vuole essere un’occasione di confronto e di riflessione sull’importanza di una scuola che sia sempre più accogliente e rispettosa di tutte le soggettività che la abitano”.

BANDIERE RAINBOW IL 17 MAGGIO SULLE ISTITUZIONI DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI ROMA

“In occasione del 17 maggio, Giornata Internazionale contro l’Omofobia, La Lesbofobia, la Bifobia e la
Transfobia, la Città Metropolitana di Roma, il Comune di Roma, i Municipi IV e X di Roma e i Comuni di Albano Laziale, Castelnuovo di Porto, Grottaferrata e Pomezia esporranno sulla facciata principale di ogni istituzione la Bandiera rainbow, simbolo della lotta alle discriminazioni verso le persone LGBTQIA+”. Lo rende noto Rachele Giuliano, presidente di Arcigay Roma. “Il 17 maggio coincide con la data in cui, nel 1990, venne cancellata l’omosessualità dal registro delle malattie mentali da parte dell’Organizzazione Mondiale delle Sanità e ancora oggi è necessario un impegno costante- continua Giuliano- per
contrastare l’omo-lesbo-bi-transfobia.