L’iter che potrebbe portare al debutto, in tempi brevi, del cosiddetto super Green pass ha preso ufficialmente il via. In un primo incontro interlocutorio con il governo, le Regioni hanno chiesto di «premiare chi si vaccina», spingendo per dare il via libera al provvedimento che prevede restrizioni per chi ha deciso di non sottoporsi al ciclo vaccinale. Ma alcune Regioni si sono spinte più avanti, e sulla scia della crescente preoccupazione, avrebbero chiesto un super green pass per vaccinati e guariti da far scattare anche in zona bianca. Tutti i governatori hanno comunque sottolineato la consapevolezza della necessità di agire il prima possibile. Il Super green pass richiesto dai governatori – che hanno ribadito l’intenzione di voler accelerare sulle terze dosi coinvolgendo anche gli under 40 – prevede restrizioni per chi non si è sottoposto a ciclo vaccinale. Sembra prevalere l’ipotesi di metterlo in atto se una regione passa in arancione, che prevede l’obbligo di chiusure e limitazioni. In quel caso ci sarebbero corsie preferenziali per i vaccinati che potrebbero continuare a frequentare i luoghi di socializzazione, come teatri, cinema o ristoranti, contrariamente ai no vax. «Per chi decide di non vaccinarsi – ha detto il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa – è giusto garantire il diritto al lavoro ed i diritti primari, ma se una persona non si vaccina è giusto che abbia qualche restrizione in più».
Si dovrebbe tenere mercoledì, secondo quanto si apprende, un nuovo incontro tra Governo e Regioni sulle misure da mettere in campo per fronteggiare la quarta ondata. Il nuovo confronto servirà per informare i Governatori delle decisioni che palazzo Chigi intende assumere nel Consiglio dei ministri che dovrebbe riunirsi il giorno dopo.
Terza dose del vaccino dopo 5 mesi, l’ok del ministro Speranza – AltoVicentinOnline