“L’ennesima bocciatura di una fusione tra Comuni chiama in causa la Regione: dimostri con i fatti di credere in questo strumento e non abdichi al proprio ruolo di istituzione che disegna il territorio”. A dirlo è Giacomo Possamai, capogruppo del Partito Democratico a Palazzo Ferro Fini, commentando la mancata istituzione del Comune di Borgo Veronese, ratificata dal Consiglio regionale. Nell’Alto Vicentino, lo stesso era accaduto con il comune di Carrè e con Arsiero. Il faro è puntato da qualche tempo sui comuni di Malo e Monte di Malo. “Le fusioni sono in difficoltà da almeno due anni. Per questo è indispensabile fare un ragionamento generale su come proseguire”.
“Oggi più che mai, infatti, vediamo quali sono le sofferenze dei piccoli Comuni – aggiunge – Dobbiamo capire se la strada giusta per aiutarli è quella delle fusioni o della aggregazione di funzioni; in ogni caso occorre crederci davvero e capire come supportare questi processi, sia dal punto di vista economico che legislativo. Ma lo diciamo con chiarezza: per noi le fusioni restano lo strumento giusto e su cui fare un vero investimento. È difficile spiegare i vantaggi, superiori alle ‘rinunce’, alla popolazione, se i prima ad avere i dubbi sono gli amministratori locali; la Regione avvii una campagna di sensibilizzazione con sindaci e consigli comunali e dialoghi con loro; è un argomento che non ha colore politico”.
“È impensabile che ci siano Comuni con l’Ufficio Anagrafe aperto due ore a settimana o che la stessa persona faccia sia il geometra sia l’autista del pulmino scolastico. Mettiamo i Comuni nelle condizioni di essere all’altezza delle sfide e della complessità burocratica odierna: la Regione non può tirarsi indietro”.