“L’ondata era prevedibile – continua – perchè quando si torna alla vita a pieno regime il virus circola, ma se tutti rispettano le regole reggeremo, grazie alle reti sanitarie e ai comportamenti di ciascuno. Non abbiamo problemi di tamponi, ne di mascherine perchè le produciamo in Italia. Tutto quello che serve è nella disponibilità dello Stato”, assicura Boccia.
“Le linee guida nazionali vengono rispettate in 19 regioni anche con ottimi risultati, poi la ventesima scrive norme che creano caos – ammette -. Questo è un errore, perchè una regione che ritiene di avere problemi aggiuntivi deve chiedere l’intervento della protezione civile”.
Per Boccia “un lockdown nazionale è da escludere, mentre interventi mirati sui territori sono sempre possibili, in base alla situazione epidemiologica. Ma al momento non vedo situazioni a rischio. Nemmeno per la scuola? I contagi ci sono e ci saranno. Ma non utilizziamo la scuola come ring di lotta politica. È una vicenda inedita e difficile, dovremmo tutti lavorare per proteggere gli studenti”.