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Coronavirus. “Parrucchieri, estetiste e perfino tatuatori porta a porta”. Cna denuncia

L’imposizione di stare a casa per tutelare la salute ma troppo persone che ignorano il divieto e richiedono in casa il servizio di estetiste, parrucchiere e perfino tatuatori.

A lanciare l’allarme sono gli operatori di Cna Benessere, che denunciano il pericoloso fenomeno dell’abusivismo porta a porta sempre più diffuso. “Surreale – sottolineano – perché, in un momento così grave e difficile in cui vige su tutte una sola grande regola, ‘stare a casa’ per contrastare la diffusione del virus, pare che qualcuno se ne infischi, proponendosi come parrucchiere o estetista a domicilio, in barba alle leggi e ai divieti”.

Da qui la richiesta “Non aprite la porta al virus”, dopo la segnalazione di parrucchieri, barbieri e centri estetici ‘clandestini’ che fioccano da nord a sud, evidenziando un comportamento esteso e molto pericoloso. “Difficile quantificare in cifre, però le segnalazioni nelle ultime settimane sono state diverse anche qui nel vicentino – ha affermato Giorgio Pillan, Portavoce Area Berica di CNA Veneto Ovest – Tutti devono capire che questa è una battaglia che si vince insieme, perciò invitiamo davvero le persone a non aprire la porta a operatori abusivi che scavalcano le regole e rischiano di portare il virus direttamente nelle case”.

Saloni chiusi, niente eccezioni

“È bene ribadire che le disposizioni nazionali anti-coronavirus non prevedono in alcun modo la possibilità di servizi a domicilio per quanto riguarda le attività di parrucchieri, barbieri, estetisti – ha precisato Michela Splendore, Portavoce Acconciatori CNA Veneto Ovest – I consumatori devono essere consapevoli dei rischi a cui espongono loro stessi, e coloro con cui vengono in contatto, affidandosi a soggetti non regolari e fuori controllo. E se non bastasse il buon senso, bisogna tenere presente che queste pratiche sono fuori legge, visti i divieti di spostamenti se non per esigenze essenziali”.

Abusivi anche tra i tatuatori

Purtroppo, la lista degli irregolari non finisce qui. Sì perché anche tra i tatuatori sembrano esserci diverse figure che si propongono per sedute a domicilio. “La questione è particolarmente seria e grave – hanno sottolineato Roberto Olita e Andrea Cino, referenti dei tatuatori per CNA Veneto Ovest – Stiamo addirittura vedendo gente che sponsorizza questo tipo di attività su Facebook, è paradossale. Ci uniamo ai colleghi dell’area benessere nell’appello a tutti i cittadini, ribadendo la pericolosità nel rivolgersi a questi individui. Una pericolosità che non è solo legata al particolare momento che stiamo vivendo a causa del Coronavirus, ma anche al fatto che il più delle volte questi fantomatici personaggi operano nell’ambito della totale abusività, senza presidi sanitari adeguati, mettendo a rischio la salute delle persone”.

Lotta all’abusivismo

“Sono diversi anni che come professionisti e attraverso l’Associazione, combattiamo contro gli operatori abusivi, vera piaga per il settore – ha sottolineato Valeria Cazzola, Portavoce Regionale Benessere CNA – In queste settimane di emergenza però la battaglia deve essere condivisa da tutti, non solo perché il pericolo di contagio è alto, ma anche perché l’ipotesi di riapertura rischia di allontanarsi a causa dei comportamenti scorretti e irrispettosi da parte degli operatori illeciti e degli stessi clienti”.

di Redazione Altovicentinonline