“Negli ultimi 20 anni non si possono considerare sufficienti gli sforzi tentati dalla politica per incrementare le nascite e i dati Istat pubblicati ieri lo confermano. Non bastano interventi spot, come il bonus bebè o l’assegno unico universale, erogati alle famiglie. È necessario un vero e proprio ‘shock demografico’”. Così l’avvocato Jacopo Marzetti, già Garante dell’Infanzia e presidente del Comitato ministeriale Media e Minori, commenta alla Dire gli indicatori demografici dell’Istat pubblicati oggi, che rilevano un ulteriore calo della fecondità in Italia. Con 1,18 figli per donna nel 2024 viene superato il minimo di 1,19 del 1995, anno nel quale sono nati 526mila bambini a fronte dei 370mila del 2024 (-2,6% rispetto al 2023).

“La denatalità non si combatte con provvedimenti saltuari- prosegue Marzetti- occorrono misure più strutturali. Tre sono le mie proposte. La prima: al pari dei medicinali o di altre spese detraibili, deve essere data la possibilità alle famiglie di detrarre nella dichiarazione dei redditi tutte le spese riguardanti i minori (penso a pannolini, vestiario, babysitter, attività sportive), a scaglioni, cioè alla nascita al 100%, a 10 anni al 50% e a 17 al 20%. La seconda riguarda le madri che sempre meno, al di fuori dei tre mesi obbligatori di maternità, utilizzano i mesi successivi garantiti dallo Stato perché preferiscono tornare a lavoro: per questo bisognerebbe prevedere che a queste madri sia dato un contributo pari alla sospensione dal lavoro, indipendentemente se lavorano o meno, in modo tale che ci sia un contributo aggiuntivo allo stipendio”.

Infine, la terza proposta: “Consapevole degli enormi problemi economici e di politica estera che abbiamo a livello nazionale e internazionale, sono convinto della necessità di concentrare sul tema della denatalità l’intero Parlamento, in seduta comune: tutti i partiti devono davvero impegnarsi a trovare proposte innovative per l’unico diritto fondamentale senza il quale nessun altro diritto esiste, cioè la vita”, conclude l’avvocato Marzetti.

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