Spopola su facebook la bufala delle foto che “possono essere usate, anche nei contenziosi, contro di te”. Scatta la condivisione di massa, anche da parte di persone ‘studiate’. Eppure gli indizi che si tatti di una bufala ci sono tutti fin dall’inizio.

Scommetto che sicuramente tra i vostri ‘amici’ di Facebook ci sarà qualcuno che abbia condiviso il post che inizia così:

“Domani inizia la nuova regola Facebook/Meta dove le tue foto possono essere usate. Non dimenticate che la scadenza è oggi!!! Può essere usato nei contenziosi contro di te. Tutto ciò che pubblicherai sarà reso pubblico da oggi – compresi i messaggi. …” e termina con la famosa frase”: FATE COPIA/INCOLLA.

Io personalmente ne ho incrociati almeno 3.

Il post in questione è l’ennesima ‘Bufala’ da catena di Sant’Antonio che incredibilmente riesce a diffondersi in maniera più rapida della variante Omicron. E le persone che lo fanno sono spesso, come si diceva una volta, “ottimi e vaccinati”.

La questione che più mi colpisce non è il post-bufala in sè, più sotto ne riporto gli aspetti più evidenti, ma il fatto che, in chi legge il post incriminato, scatti immediatamente il copia-incolla-condividi.

Sembra proprio un’ansia di condivisione, devo farlo subito, magari prima dei miei amici, per far vedere che ci sono e sono attento a certe cose.

Facebook è un bel strumento per la condivisione e promozione di idee, ma prima di condividere qualsiasi cosa forse bisognerebbe prendersi 5 minuti, leggere con calma, farsi qualche domanda, uscire da Facebook e incollare (questa volta è doveroso) una parte del testo del post su un qualsiasi motore di ricerca per avere subito la risposta che si cercava.

Ritornando al post incriminato, cerchiamo di vedere quali sono i punti che dovrebbero farci insorgere qualche domanda:

1- “Domani inizia” ma domani quando? Da quando l’ho letto, da quando è stato postato dal mio amico? Non c’è una data certa e quindi può andare bene sempre, vi sembra normale?

2- “Tutto ciò che pubblicherai sarà reso pubblico da oggi”, in contraddizione con quello scritto sopra dove si parla da domani, un po’ di confusione temporale.

3- “I contenuti di questo profilo sono informazioni private e riservate”, ma non pubblichiamo le nostre foto e commenti sul Facebook perché siano visibili a più persone possibili? Se volessimo questa riservatezza ce le terremo per noi al sicuro nel nostro PC.

4- “Facebook/Meta è ora un’istituzione pubblica” ma quando mai? Forse Mark Zuckerberg ha regalato la sua azienda a qualche stato africano per filantropia?

Per concludere con un sorriso ironico riporto il post del Professor Guido Saraceni docente di giurisprudenza rivolto ai suoi studenti:

Avviso agli studenti di informatica giuridica

“Chiunque tra voi avesse copiato e incollato sulla propria bacheca un post che inizia con la frase “domani inizia la nuova regola Facebook/Meta dove le tue foto possono essere usate” è pregato di abbandonare la Facoltà di Giurisprudenza e iscriversi a Scienze Applicate degli Struffoli Napoletani.

Lo dirò in modo che anche voi possiate capire: è una bufala, una stupidaggine, una emerita cretinata.

Domani non inizia nessuna regola. Lasciate perdere i social network e studiate, maledette capre che non siete altro. 7.1.2022. Tanto si doveva”.

Carlo Gecchelin

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