Qualcuno potrebbe definirla “l’arte di arrangiarsi”, qualche altro un “piacere”. Nell’una o l’altra ipotesi, il baratto sta diventando un vero e proprio fenomeno di tendenza in costante crescita. Sono sempre di più infatti in tutta Italia i gruppi che promuovono il baratto con incontri e appuntamenti fissi per lo scambio di oggetti che non si usano più, in cambio di altri invece necessari. Ci sono, poi, appuntamenti molto di moda, come gli swap party, serate in cui si possono scambiare i propri abiti rinnovando l’armadio a costo zero. Ogni anno, a novembre, si svolge la settimana del baratto, ma il vero e proprio successo è stata l’iniziativa baratto BB, dove tanti Bed & breakfast in tutta Italia offrono soggiorni in cambio di lavoretti, oggetti o aiuto nell’attività.
Anche vicino a casa nostra sono fiorite alcune iniziative, come per esempio quella di Santorso in Villa Rossi, dove si tiene ogni sabato un mercatino del baratto, in cui è possibile scambiare qualsiasi tipo di oggetto.
Il gruppo di ragazzi che lo organizza si è attivato circa un anno fa, organizzando feste del baratto a casa di amici o nelle sedi delle associazioni e dei gruppi giovani del territorio fino a quando il Comune di Santorso li ha contattati per allestire, in una parte di Villa Rossi, pomeriggi di scambio e baratto.
Ogni sabato dalle 15 alle 18 viene quindi allestito uno spazio speciale, con tanti oggetti alla ricerca di nuova vita. Giovani,anziani, intere famiglie, alla ricerca del “nuovo” cedendo il “vecchio”, numerosi si presentano ad ogni appuntamento. Il più delle volte le persone regalano semplicemente i loro oggetti senza volere nulla in cambio. Da abiti a casalinghi, libri, giochi e arredo casa, sono tantissimi gli oggetti reperibili e scambiabili.
Il tutto in un clima di serenità e fiducia, che ha sempre permesso che nessuno approfitti dei doni, come ci racconta Elsa, una delle ragazze che fa parte del gruppo di giovani organizzatori. “La fiducia viene sempre ricompensata. Un giorno un signore ci ha portato una stampante in cambio di un servizio di tazzine. Questo dimostra che non è il valore dell’oggetto in sè ma la necessità che ognuno ha a fare la differenza e a rendere ogni oggetto importante”.
Per oggetti ingombranti è possibile anche lasciare i propri dati in modo da essere contattati da potenziali interessati senza trasportarli inutilmente.
“Gli oggetti lasciati sono sempre più degli oggetti presi” – racconta Elsa Garzaro – ” Circa ogni due mesi i vestiti che non vengono scambiati sono donati all’operazione Mato Grosso, che li invia nelle missioni in Sud America o dove le persone hanno meno”.
“Da poche settimane inoltre stiamo raccogliendo adesioni per corsi di riciclo e Ri-cucito da fare il sabato in parallelo al baratto; vogliamo attivarci concretamente per utilizzare gli oggetti che non vengono scambiati. I corsi saranno tenuti da persone con esperienza e saranno gratuiti e le lezioni e gli argomenti si decideranno in itinere in base agli interessi dei partecipanti, dal sistemare mobili vecchi piuttosto che riadattare abiti.”
Per tutte le informazioni sulle iniziative del mercatino del baratto di Santorso esiste una pagina su facebook, Giornate dello scambio e del baratto Vicenza, oppure potete contattarli direttamente a barattoschio@yahoo.it
Nicole Zavagnin