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Tutti i percorsi di Sarcedo

Contenuti e foto del Gruppo Podisti Sarcedo “Il Sorriso”

Tra i comuni soci dell’Ogd Pedemontana Veneta e colli scopriamo gli itinerari di Sarcedo, un piccolo comune immerso tra colli, bellezze paesaggistiche e culturali. Vediamo insieme i vari percorsi.

Il comune di Sarcedo

Il nome Sarcedo deriva probabilmente dal latino querquetum, che significa querceto, dato dalla presenza importante di boschi e di querce secolari nella zona collinare di Sarcedo.
Il comune si estende in una fertile zona collinare, in parte sulle colline che segnano l’inizio delle prealpi ed in parte in pianura, delimitata ad est dal torrente Astico.

 

Il Gruppo Podisti Sarcedo “Il Sorriso”

In primis per assaporare la bellezza paesaggistica di questo comune vi presentiamo i Percorsi Permanenti di Sarcedo, promossi dal Gruppo Podisti “Il Sorriso”, il quale si è impegnato nella realizzazione di 3 diversi itinerari a Sarcedo.
Il Gruppo Podisti Sarcedo “Il Sorriso” ha come scopo sociale la promozione e la pratica dell’attività sportiva dilettantistica e non competitiva rivolta a tutti, attraverso la partecipazione a marce a passo libero, corse e maratone per i più sportivi.

I Percorsi Permanenti tra gli Itinerari a Sarcedo

Tutti i percorsi hanno come punto di partenza il centro parrocchiale “Don A. Zenere” e sono stati realizzati in collaborazione con Guadagnare Salute e i Comuni di Sarcedo, Montecchio Precalcino e Zugliano.

Percorso 8 km: Itinerario che percorre le colline circostanti e che permette di apprezzare i bellissimi paesaggi rurali di Sarcedo. Estremamente suggestiva l’antica chiesetta di San Pietro di Bodo.
Percorso 12 km: Itinerario ad anello che attraversa le zone collinari, raggiunge Montecchio Precalcino e risale fiancheggiando il fiume Astico.
Percorso 21 km: Itinerario ad anello che, passando per l’antica pieve di Santa Maria e l’omonima contrada, raggiunge il vicino Comune di Zugliano.

Mappa degli itinerari di Sarcedo

Le ville negli Itinerari di Sarcedo

Il territorio di Sarcedo è ricco di storia e vi si trovano numerose ville, antiche residenze di campagna di ricche e nobili famiglie.

Villa Capra Bassani
Venne edificata nel 1764 si credeva su disegno dell’architetto conte Orazio Capra. Lo stesso conte difatti si era fatto ritrarre con il progetto della villa in mano e il suo nome è scritto a lettere cubitali sul fregio dell’ordine ionico del timpano. Da ricerche storiche, invece, risulta che la villa fu opera dell’architetto Ottavio Bertotti Scamorzi al quale il conte l’aveva commissionata.
Di gusto neoclassico, la villa richiama lo stile del Palladio: un’ampia scalinata centrale fiancheggiata da statue conduce al pronao ionico che “contrasta con la piena luminosità delle pareti laterali”. Quattro colonne sostengono il timpano su cui si ergono tre statue particolarmente belle. Sul davanti del giardino si può vedere una peschiera sul cui ponte si apre il cancello d’ingresso.

Villa Saugo Belmonte
Posta sulla sommità di una collina, detta appunto Belmonte, per il meraviglioso panorama che da lì si può ammirare, la villa gode della posizione favorevole dominando infatti la pianura sottostante.
Immersa nella bellezza dei vigneti coltivati sulle pendici della collina dai quali si ricava un eccellente vino, la villa è ormai considerata da molti una delle costruzioni più caratteristiche di Sarcedo.

Villa Suman Berti
Costruita nel 1832, sorge in posizione centrale rispetto alla parte alta del paese. Nel parco della villa esiste un pregevole vecchio faggio rosso sulla cui corteccia, in passato, numerose giovani coppie hanno eternato il proprio amore.
Villa Tretti

Costruita nel 1884 sul colle di Bodo, anche questa villa è in una posizione particolarmente panoramica. Domina infatti la campagna che si estende verso Thiene e, provenendo da quella direzione, rappresenta la prima delle nobili costruzioni che si possono ammirare sulle colline di Sarcedo.

Villa Franzan al Barcon
Costruita nel decennio 1660-1670 dai conti Franzan, la villa divenne villeggiatura estiva del Collegio delle Dame Inglesi di Vicenza, per un periodo che va dal 1876 al 1907. Passata in proprietà del Vescovo di Padova fu sede di Collegio e Seminario Vescovile dal 1908 al 1922, diventando ospedale da campo durante la Grande Guerra.
Del 1666 è la Chiesa dedicata a S. Antonio di Padova che sorge nelle immediate vicinanze della villa lungo la strada che costeggia le mura di recinzione del Barcon.
Villa Zironda, meglio nota come Ca’ Dotta
Risale alla metà del 1400 la costruzione di edificare una casa dominicale sui terreni ereditati dai Giacomo Dotto, membro di una ricca famiglia padovana.
La costruzione venne poi ampliata nel 1891, anno in cui si concluse il restauro della villa per volontà di Elvira Ancillotto, moglie dell’avvocato Giovanni Battista Zironda.
La villa dal 1890 appartenne agli Zironda di Thiene fino a che, nel secolo scorso non venne acquistata da Giacomo Gecchelin. Quest’ultimo poi, alla morte, la donò alla comunità di Sarcedo.

 

Altri punti interesse

Contrà
È una delle contrade più caratteristiche di Sarcedo che fin dall’epoca romana deve aver rivestito un ruolo importante in quanto si colloca all’incrocio tra un decumano e un cardine. Nota fino alla metà dell’Ottocento col nome di Passamosca, denominazione che appare documentata addirittura in un documento del 1371, la contrada vantava anche la presenza di una chiesa esistita almeno fino allo stesso anno.
Ciò che rende questa contrada degna di menzione è inoltre il fatto che proprio in questi luoghi nacque, il 27 maggio 1740, il francescano Padre Gaetano Maccà, uno degli storici più famosi del territorio Vicentino.
 “Cascami Seta”
È oggi un esempio di archeologia inustriale. Lo stabilimento infatti sorse nel 1868 lungo il corso del canale Mordini, canale che serviva ad imbrigliare le acque del Torrente Astico per sfruttarne l’energia a scopi industriali.
Pieve di S.Maria
Sorta su preesistenze romane, è attestata nei documenti dal 1297. L’attuale aspetto architettonico risente dell’intervento realizzato negli anni venti del ‘900 in seguito ad un voto formulato durante la Grande Guerra. All’interno alcuni affreschi datati tra la fine del Duecento e l’inizio del Quattrocento.

 

Tra gli itinerari a Sarcedo segnaliamo anche il Cammino Beato Claudio che passa anche per questo comune.

Maggiori dettagli si possono trovare nel sito del Gruppo Podisti Sarcedo “Il Sorriso”