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Enego. Ancora visitabile il villaggio di Babbo Natale e la “Via dei presepi”

Nel cuore dell’Altopiano dei Sette Comuni, a 800 metri di altitudine, Enego si conferma come una meta ideale per chi cerca la bellezza delle tradizioni, la serenità della montagna e l’emozione delle esperienze sulla neve. Questo comune vicentino, il più orientale dell’altopiano, è un angolo di pace dove la natura e la cultura si intrecciano perfettamente. Di recente ha avuto gli onori della cronaca nazionale per via di un servizio di Report, ma non è su questo che vogliamo soffermarci in questo articolo.

La Via dei Presepi: Un Viaggio nella Tradizione

Uno degli appuntamenti più attesi è la “Via dei Presepi”, una manifestazione che porta i visitatori alla scoperta delle oltre 300 rappresentazioni della natività allestite in ogni angolo del paese. I presepi, ospitati in case private, balconi, cortili e legnaie, raccontano la tradizione locale e l’impegno dei cittadini, che ogni anno danno vita a queste meravigliose creazioni. Un particolare tributo è riservato ai presepi di contrada, realizzati a grandezza naturale dai volontari delle diverse contrade. Il percorso, che si snoda tra i vicoli di Enego, si trasforma in una passeggiata incantata per adulti e bambini, offrendo uno spunto per riflessioni spirituali e un tuffo nella storia del Natale.

Attività sulla neve: piste da sci e passeggiate con le ciaspole

Enego non è solo arte e tradizione. Con l’inverno che avvolge il paese, l’Altopiano si trasforma in un paradiso per gli amanti della neve. Il centro fondo di Valmaron è aperto con le sue piste perfettamente battute, che si snodano attraverso il paesaggio innevato per chilometri, offrendo l’opportunità di praticare sci di fondo in un contesto naturale mozzafiato. Per chi preferisce una passeggiata tranquilla, le escursioni con le ciaspole sono una scelta ideale. I sentieri battuti per camminatori permettono di esplorare in tutta tranquillità il paesaggio immacolato, immergendosi nella magia dell’inverno.

Dopo una giornata sulla neve, nulla è più piacevole di una degustazione dei prodotti tipici locali. A Enego, infatti, è possibile assaporare piatti della tradizione a base di selvaggina, funghi e formaggi, che raccontano la ricchezza del territorio. I ristoranti locali propongono piatti tipici che celebrano i sapori autentici dell’Altopiano, ideali per concludere la giornata con gusto. La qualità degli ingredienti, unita alla passione per la cucina, rende ogni piatto un’esperienza unica per il palato.

Storia

L’origine del paese si perde nella notte dei tempi; in alcune località sono state ritrovate selci risalenti al neolitico mentre i primi insediamenti abitativi certi risalgono all’epoca romana come conferma il ritrovamento di alcune monete dell’imperatore romano Druso.
Lo studio semantico del dialetto ha comunque evidenziato derivazioni slave e tedesche il che rende incontrovertibile che i primi abitanti siano stati dei Cimbri, rifugiati a Enego intorno all’anno 100 a.C. Il paese è citato per la prima volta in un documento del 1301 come possesso dei vescovi di Vicenza.
Intorno al 200 d.C. fu eretta la Bastia, un forte che doveva servire a contrastare le invasioni barbariche dal Nord. Nel 1180 fu data in feudo agli Ezzelini ai quali rimase fino al 1260. In seguito passò sotto il dominio degli Scaligeri, fatto testimoniato tuttora dalla Torre Scaligera di Piazza San Marco.

Dal 1311 entrò a far parte della federazione dei Sette Comuni, un patto d’alleanza che costituì nell’Altopiano un piccolo stato libero ed indipendente ed ebbe vita fino al 1807.
Nel 1404 la Reggenza dei Sette Comuni, per salvaguardare la propria autonomia entrò nella Repubblica Veneta e, con la caduta di questa, subì l’invasione francese fino al 1848 quando, al nemico d’oltralpe, si sostituì l’Impero austroungarico.
Enego e tutto l’Altopiano entrarono a far parte dell’Italia solo nel 1866.

Fonte: Asiago.it