L’antica chiesetta di San Zeno (San Zenone) venne edificata sopra la contrada di Casale ed è raggiungibile a piedi per il sentiero dei “Ronchi alti”.
Dalla chiesetta, arroccata sulle pendici del Monte Cengio, si può ammirare l’intera conca di Arsiero e Velo, dove confluiscono le valli del Posina e dell’Astico.
La posizione della chiesetta, decentrata rispetto agli abitati di Casale e Schiri-Piangrande conferma che la costruzione non avvenne ad opera dei residenti, che l’avrebbero eretta più vicina alle case, ma come nel caso di S. Agata, è probabile la spinta dall’esterno di realtà religiose. Infatti in un documento del 1014, l’Imperatore Enrico II emanava un privilegio in favore del Monastero di S. Zenone di Verona, nel quale si confermano i possedimenti situati in “Comitatu Vicentino”. Il Mantese commentando questo documento conclude che l’origine di questa chiesetta, come altre nel vicentino va riferita ad antichi possedimenti del celebre monastero veronese e possono sicuramente risalire ad epoche anteriori all’anno 1000.
La festa del Santo, che veniva un tempo celebrata il 17 dicembre, mentre in altri luoghi si celebra in primavera, conferma l’influenza del Monastero di S. Zeno di Verona che con bolla del 12 settembre 895, stabiliva di ricevere la spettanza dei raccolti proprio nella Festa di San Zenone in dicembre.
La Chiesetta fu custodita da eremiti fino al 1700 (Romitorio), poi durante la 1° Guerra Mondiale fu usata come rifugio dai soldati italiani. Distrutta dai bombardamenti venne poi ricostruita nello stesso posto. La presenza dei monaci nonantolani, fin dal già citato anno 753 è la chiave di volta per datare anche altre chiese del territorio, in particolare la chiesetta di San Senesio, costruita sul Colle dell’Olmo, poco sotto l’area dove sorgeva il castello, dai monaci e dedicata a S.Senesio le cui reliquie si trovano a Nonantola.
fonte Pedemontana Vi