Lo storico edificio, gemma architettonica del XV secolo sarà aperto nel weekend di Pasqua, venerdì 25 aprile e giovedì 1 maggio. In occasione della Pasqua aperture eccezionali ad alcuni luoghi del castello solitamente chiusi al pubblico: la Chiesa della Natività di Maria Vergine, le antiche cucine e la ghiacciaia cinquecentesca. Domenica 27 aprile, inoltre, si terranno le visite organizzate in collaborazione con Veneto Segreto.
Porte aperte al Castello di Thiene in occasione delle prossime festività di aprile. La storica gemma architettonica del XV secolo, sarà, infatti, accessibile ai visitatori sia nel weekend di Pasqua, sia venerdì 25 aprile e giovedì 1 maggio.
Attribuibile all’architetto Domenico da Venezia, “ingegnere della città di Venezia”, rappresenta una fusione armoniosa tra elementi gotici e rinascimentali, associando le caratteristiche del castello a quelle del palazzo veneziano, in particolare, quello della casa-fondaco: residenza della famiglia e contemporaneamente magazzino e luogo di commercio.
Il castello presenta una pianta a T con un corpo centrale caratterizzato da una loggia con cinque arcate ogivali e una rara pentafora gotica al primo piano, fiancheggiata da due torri. Il salone al piano nobile riprende la pianta dell’atrio sottostante e presenta un pavimento in cotto seicentesco riscoperto sotto uno strato ottocentesco di bitume. Vi si trovano mobili del ’600 in noce e una rara collezione di ritratti equestri del XVII secolo, attribuiti a Francesco Balante, allievo di Pietro Liberi. Dal piano nobile si accede alle altre sale, ancora perfettamente arredate e decorate, che contengono un’estesa collezione di ritratti delle tre famiglie che hanno ereditato il castello dalle sue origini ai giorni nostri e il ciclo di affreschi realizzati da Giovanni Battista Zelotti e Giovanni Antonio Fasolo della metà del XVI secolo.
All’esterno, uno degli ambienti sicuramente più sfarzosi e curiosi è la scuderia, realizzata tra XVII e XVIII secolo su progetto di Francesco Muttoni per Scipione Porto, con 32 stalli, colonne in marmo rosso, decorazioni scultoree e un pregiato pavimento in pietra bianca e rosa. Dotata di un ingegnoso sistema di scarico, era destinata alla vendita di cavalli addestrati nella vicina cavallerizza, oggi scomparsa, di cui resta solo una colonna in pietra.
La corte del castello, un tempo spazio agricolo e di rappresentanza, è oggi arricchita da magnolie ottocentesche e affiancata da edifici di servizio come barchesse, fattoria, colombara e serre. Il parco retrostante, trasformato in giardino romantico nel XIX secolo, è attraversato dalla roggia medievale che alimentava la peschiera e la grotta del Cinquecento.
Se questi tesori sono accessibili tutto l’anno, da non perdere sono le visite speciali organizzate in occasione della domenica di Pasqua e, in collaborazione con Veneto Segreto domenica 27 aprile. Saranno, infatti, aperte al pubblico la Chiesa della Natività di Maria Vergine, risalente alla fine del XV secolo, dove spicca l’ancona dell’altare, attribuita a Pietro Lombardo, e il pregevole monumento funebre di Teresa Colleoni, opera di Gaetano Matteo Monti, realizzata nel 1844 e premiata all’esposizione di Brera. Di grande interesse anche le antiche cucine e la ghiacciaia cinquecentesca, fatta costruire da Francesco Porto: situata a oltre quattro metri e mezzo di profondità, ha pareti in sassi e mattoni, volta originariamente intonacata e una botola centrale per introdurre i blocchi di ghiaccio. Intorno alla cisterna si aprono celle a quarto di cerchio destinate alla conservazione di cibi e vino.
La visita speciale richiede prenotazione obbligatoria sul sito
