Dal 29 marzo al 4 maggio, le sale del Castello Superiore di Marostica tornano ad ospitare un nuovo importante progetto promosso da Teatris e a cura dello storico dell’arte Mario Guderzo e del direttore artistico Maurizio Panici.
“Caravaggio. Tra luce e ombra” è dedicato alla figura del più grande pittore del tardo Rinascimento, l’artista che più di tutti ha rivoluzionato la pittura e lo sguardo contemporaneo. La mostra-evento realizzata con immagini in alta definizione trasporterà il visitatore nel mondo del più innovativo e controverso tra i pittori, immergendosi nei suoi capolavori, in un percorso che si snoda tra le città di Roma, Napoli e Malta…oltre la tela.
In una affascinante e minuziosa ricostruzione digitale, si potranno ammirare da vicino capolavori come San Matteo e l’Angelo e Il Martirio di San Matteo nella Cappella Cottarelil di San Luigi dei Francesi a Roma, Le sette opere di Misericordia a Napoli, La decollazione di San Giovanni Battista a Malta. La mostra si articola in più sale in un percorso didattico-spettacolare di grande impatto visivo e sensoriale. Tra musiche d’epoca, Tableaux Vivants e capolavori pittorici, prendono forma la figura di Caravaggio, la sua pittura scandalosa tra sacro e profano e la sua vita fatta di eccessi, furore e estasi.
Il curatore Mario Guderzo: “La sua pittura è una delle più alte espressioni dell’arte di ogni tempo; è forse la più sconvolgente e appassionante. Fino alla metà del XX secolo la sua pittura è stata poco considerata, anzi rifiutata dalla critica. Fu molto criticato e fatto oggetto di accuse ‘spietate’. Oggi Caravaggio è considerato il massimo pittore barocco che accanto ad Annibale Carracci, riesce a disvelare l’arte del XVII secolo come espressione della Storia post-conciliare (Concilio di Trento dal 1545 al 1563). Sebbene per diverso tempo lo si sia considerato come un contestatore delle dottrine religiose, un ‘laico’ nel vero senso della parola, che non rispettava i decreti tridentini in materia d’arte, ora lo si apprezza per il suo modo singolare di introdurre un fedele dinnanzi alla realtà che egli riuscì a rappresentare spogliando la pittura da ogni altro significato se non quello di cogliere la natura nella sua specificità. È il fondatore di una modernità intesa come trionfo della libertà dell’individuo e per questo un ‘maledetto’.”
“Tra luce e ombra è un mese di spettacoli, mostre, proiezioni video sul tema del “Sacro”, una avventura artistica e culturale dedicata alle contaminazioni tra teatro e ricerca spirituale e religiosa: una vera e propria immersione alle domande della fede attraverso l’azione drammatica – spiega il direttore artistico di Teatris Maurizio Panici – Un teatro di tutti e il più possibile per tutti come nello spirito originario del Teatro di Comunità affinché lo spettacolo torni ad essere, prima ancora di atto semplicemente estetico, una occasione di partecipazione popolare, una festa al servizio della Comunità”.
Fra gli spettacoli proposti che segnano questo periodo dedicato ai Misteri e alle Festività della Santa Pasqua si segnalano, in prima assoluta, il reading “Il Cantico dei Cantici ” (attribuito a Salomone) per la regia di Maurizio Panici, con Fabrizio Bernar, Michela Dellai, Tobia Rizzato (6 aprile, ore 18.30, Chiesetta San Marco); e “Processo a Gesù”, di Diego Fabbri (17-18-19 aprile, Chiesetta San Marco), entrambe produzioni originali di Teatris.
“CARAVAGGIO. Tra luce e ombra” sarà visitabile dal 29 marzo al 4 maggio nei giorni di venerdì (ore 15.00 / 18.00) e di sabato e domenica (ore 10.00 / 13.00 – 15.00 / 18.00). Inaugurazione venerdì 28 marzo alle 17.00.
