I giorni della merla, una tradizione che pesca da varie leggende. Il 29, 30 e 31 gennaio, questi i giorni della merla e che dovrebbero essere i più freddi, attesi per annusare l’aria che tirerà quando il Generale Inverno lascerà il campo alla Primavera.
Un detto popolare secondo il quale la primavera sarà mite se durante i giorni della merla la farà da padrone il freddo. Viceversa se saranno caldi, la primavera si presenterà in ritardo. Nessun supporto scientifico, comunque, ma solo credenze popolari.
Ma da dove nasce questa detto popolare? Dall’origine nebulosa, tante le ipotesi che si sono formulate per dare una datazione certa al detto, o su cosa effettivamente possa significare. C’è la versione della ‘merla bianca’, che si divertiva a prendere il giro Gennaio, orfano del freddo, scatenando l’ira del primo mese dell’anno che chiese in prestito a Febbraio dei giorni. Tre dì nel quale si abbattè un’ondata di gelo, costringendo mamma merla a cercare riparo per i suoi piccoli, tra i fumi neri di un camino. Da bianco candido, le loro piume diventarono nere.
Una storiella che ha dato spunto a non poche filastrocche, imparate dai bimbi tra i banchi di scuola. Come quella di Jolanda Restano.
29, 30, 31
dal gelo non si salva nessuno!
Di gennaio tal giornate
son da sempre assai gelate;
le più fredde, le più glaciali
adatte solo agli orsi polari!
Lo sa bene mamma merla
che era bianca come perla
ma per scaldarsi un po’ al camino
diventò nera carboncino!
Da quel dì scura a vederla:
furono i Giorni della Merla!
P.V.