Mortalità e letalità, due parole che sentiamo spesso di questi tempi.
Vediamo i loro significati letterali e come vengono usati nei dati statistici.
Mortalità – Letteralmente è la condizione di chi è mortale (soggetto cioè a morire). Viene anche utilizzata per indicare il numero, quantità delle morti.
Letalità – è un sinonimo meno comune di mortalità, inteso come capacità di provocare la morte (letalità di una malattia, di un’epidemia, di un veleno) o, più spesso, come numero di decessi;
Mortalità come termine statistico, viene citato come indice, quoziente, coefficiente di mortalità.
Si riferisce al rapporto, espresso in percentuale, fra il numero dei decessi e l’ammontare della popolazione in un determinato periodo di tempo.
Il tasso di mortalità, si ottiene dividendo il numero delle persone morte a causa della malattia rispetto al totale degli esposti della popolazione. In questo caso, il dato che deriva dalla divisione dei dati, è riferito all’intera popolazione esposta al rischio contagio.
Letalità in statistica, viene indicato come quoziente di letalità. Si riferisce infatti, al rapporto tra il numero di morti per una data malattia e il numero delle persone affette dalla stessa. Viene calcolato in relazione a una data popolazione e a un dato intervallo di tempo.
Il tasso di letalità si ottiene dividendo il numero delle persone decedute a causa della malattia con il totale dei malati.
A.N.
Fonte: Treccani