Paraculo è colui che ottiene quello che vuole, senza muovere un dito. Punta esclusivamente all’interesse proprio, agisce con scaltrezza e senza dare nell’occhio.
In punta di lingua arriva paraculo, un neologismo per definire quelle persone che, con estrema disinvoltura, perseguono uno scopo solo: fare volgere fatti e situazioni a proprio vantaggio.
Significato. Paraculo, sostantivo maschile (paracula al femminile), è la persona opportunista.
Compiacente di facciata, trama alle spalle. Voltagabbana di professione, cambia pensiero ed opinione in base alle situazioni, anche con estrema leggerezza, per mettere a segno il proprio colpo.
Sorride sempre, a tutti, inducendo le persone a credere “questa sì che è una brava persona”.. o .. “è proprio un vero amico”. Sa come abbattere le diffidenze, usa anche la malizia per entrare nelle grazie altrui, per ottenere sempre e solo un qualcosa.
Campione imbattibile di dispensatore di complimenti (spesso falsi), fa ruotare il tutto attorno alla propria convenienza.
L’origine della parola ha dato il via ad una contesa tra gli accademici italiani e quelli tedeschi. I primi che la datano a più di duecento anni fa, avrebbe preso piede nel gergo popolare solo dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Per i tedeschi invece la parola ‘paraculo‘ sarebbe più giovane, non più di 40 anni, quando cominciò a circolare tra i tossici della Capitale, contaminando successivamente il linguaggio dei giovani.
Essere paraculi non è da tutti. Serve notevole faccia da bronzo, mostrandosi come ‘ i perfetti’ pubblicamente, passeggiando e sorridendo. Salvo poi commettere il peggio del peggio, a discapito altrui.
P.V.