EcocolorDoppler dei Tronchi Sovraortici a riposo (TSA): l’esame fondamentale nella prevenzione Cardiovascolare

Le malattie cardiovascolari, come infarto acuto e ictus ischemico, sono tra le principali cause di invalidità e mortalità in Italia (fonte: Ministero della Salute).

Gran parte dei fenomeni ischemici sono causati da emboli od occlusioni che hanno origine a livello dei Tronchi Sovraortici. Questi ultimi, detti anche carotidi, sono i vasi che nutrono le strutture del capo.
A causare le patologie di vene ed arterie sono il loro progressivo indurimento o restringimento: il loro monitoraggio è, dunque, fondamentale ed, in certi casi, di vitale importanza.

Come prevenire i disturbi Cardiovascolari?

Sicuramente una sana alimentazione, una costante attività fisica, l’astenersi dal fumare ed il tenere in considerazione il proprio benessere psicofisico sono alla base di una vita sana e più longeva.
Vi sono, però, cause congenite e genetiche che possono dar luogo al manifestarsi di problematiche a livello venoso ed arterioso ed è quindi fondamentale effettuare degli screening periodici per poter agire tempestivamente in caso insorgano problemi.

Come tenere controllati i Tronchi Sovraortici?

Per monitorare i TSA si ricorre ad un esame assolutamente non invasivo che viene svolto a riposo: l’ecocolordoppler.

Consiste in una valutazione ecografica dei vasi che fornisce immagini a colori dei flussi venosi ed arteriosi e permette una grande precisione diagnostica. In sede di esame, che solitamente dura circa una ventina di minuti, viene controllata la morfologia dei vasi, si ricercano eventuali placche e si monitora il conseguente grado di stenosi ed il suo evolversi.

Con questo esame si cerca di escludere la presenza di trombosi venose.

A chi è utile l’esame TSA?

La diagnosi accurata del grado di stenosi è di fondamentale importanza per individuare la patogenesi delle ischemie e per pianificare un successivo iter terapeutico.

È quindi indicato per l’inquadramento di un paziente a seguito di ictus o TIA (attacco ischemico transitorio) e per la diagnosi di aneurisma.
Viene utilizzato anche per lo screening di pazienti con fattori di rischio cardiovascolare, come: