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Mantecare nella forma di parmigiano è scenografico, ma non sempre igienico

Il fenomeno della pasta mantecata nella forma di Parmigiano Reggiano è una delle tendenze che sta guadagnando popolarità in alcune trattorie e ristoranti italiani, ma anche all’estero, come in Francia. Un rito che da anni vediamo e immortaliamo.

Questa pratica prevede che la pasta venga fatta scivolare direttamente in una forma di Parmigiano, dove il cameriere la mescola per fonderla con il formaggio, creando uno spettacolo visivo per il cliente, che spesso filma il processo. È un esempio di piatto completato al tavolo, come il carrello dei gelati o la crêpe suzette.

Aspetti scenografici e igienici. Sebbene questa tecnica possa risultare spettacolare, c’è il rischio di contaminazioni batteriche dovute al contatto tra la pasta calda e il formaggio, che potrebbe non essere sempre adeguatamente sanificato. L’esperta di sicurezza alimentare Laura Scannella sottolinea che, pur essendo il rischio limitato, è importante prestare attenzione alla pulizia delle forme di formaggio, che non vengono sempre lavate e sanificate correttamente.

Il lato gastronomico.  Dal punto di vista gastronomico, l’utilizzo della forma di Parmigiano come contenitore scenografico ha contribuito a promuovere il formaggio italiano nel mondo, specialmente in Giappone, dove l’uso di questa tecnica ha aumentato la popolarità del Parmigiano. Tuttavia, per ottenere il massimo dall’esperienza gastronomica, è fondamentale che la forma sia mantenuta correttamente per evitare che il formaggio diventi troppo secco. L’assaggiatore Simone Ficarelli del Consorzio del Parmigiano Reggiano afferma che, sebbene questa modalità crei un forte impatto scenico, l’utilizzo ripetuto della forma deve essere eseguito con attenzione.

In conclusione, la pasta alla forma è un rituale che unisce spettacolarizzazione e tradizione culinaria, ma richiede attenzione per evitare rischi igienici e preservare la qualità del formaggio.