L’inserimento di scritte allarmistiche sulle bottiglie per scoraggiarne i consumi mette a rischio il record di 8,2 miliardi fatto segnare dal vino italiano all’estero nel 2024, in aumento del 5% rispetto all’anno precedente. È quanto emerge da una proiezione della Coldiretti e di Filiera Italia su dati Istat diffusa in occasione degli Stati generali del settore al Campidoglio a Roma, con l’intervento di Dominga Cotarella, membro della Giunta nazionale Coldiretti. Le esportazioni di vino italiano sono tornate a crescere in valore dopo la battuta d’arresto fatta segnare nel 2023, con gli Stati Uniti che si confermano primo mercato davanti alla Germania. La follia tutta ideologica di voler inserire degli ‘alert’ in etichetta – rileva Coldiretti – oltre ad aumentare la tassazione, avviata due anni fa dall’Irlanda con il placet della Commissione Ue e ora proposta dallo stesso esecutivo di Bruxelles nell’ambito del Documento di lavoro dei servizi della Commissione pubblicato dalla Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare (Dg Sante) della Commissione Europea, in preparazione della revisione del Piano europeo di lotta contro il cancro. Nell’Ue a 27 finisce il 40% in valore del vino tricolore, pari a circa 3,3 miliardi di euro, ma è chiaro che l’affermarsi a livello globale di posizioni che penalizzano ingiustamente un prodotto con diecimila anni di storia che fa parte della Dieta Mediterranea finirebbe – sottolinea Coldiretti – per incidere su tutto il commercio, andando peraltro a colpire l’impegno del mondo del vino verso la promozione di stili di consumo consapevole, lontano dall’assunzione frenata di alcol, tipica del Nord Europa. Preoccupazioni che la scorsa settimana sono state espresse della Coldiretti e da Filiera Italia in una lettera al presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, ai commissari alla Coesione e riforme, Raffaele Fitto, alla Salute Olivér Várhelyi, e all’Agricoltura Cristophe Hansen, poi ribadite a quest’ultimo nel corso di un incontro organizzato da Farm Europe.
Con allarmi in etichetta a rischio 8,2 mld export vino italiano
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