Riceviamo e pubblichiamo. E anche quest’anno siamo arrivati ai famosi ‘giorni della merla’. La tradizione vuole che le giornate del 29, 30, 31, gennaio  siano le più fredde dell’ anno. Le leggende che vi girano attorno sono diverse.Per ripararsi dai rigori del freddo e gelo una merla si rifugiò allora in un comignolo per 3 giorni e quando ne usci era tutta nera per la fuliggine: secondo il racconto i merli erano originariamente tutti bianchi. Una storia dal sapore fiabesco tramandata di generazione in generazione.

Ma in natura i merli bianchi esistono veramente, anche se rari . Questa particolarità dal punto di vista scientifico viene definita ‘albinismo’: un difetto genetico che prevede la totale o parziale assenza di un enzima che comporta la scomparsa dei pigmenti anche negli occhi e nelle parti nude. Se invece il merlo presenta un mix di colore nelle piume, sia bianco che nero, ci troviamo di fronte ad un caso di  ‘leucismo’: un difetto di  fissazione dei pigmenti, che può essere generico o parziale.

Nei ‘giorni della merla’, sempre secondo la tradizione popolare, se fa freddo la primavera che seguirà sarà bella.  Invece, se farà caldo la nuova stagione, che comincia il 21 marzo, ritarderà.  Ma da mercoledì, 29 gennaio, le temperature saranno in calo con cielo poco o parzialmente nuvoloso  e non subiranno variazioni di rilievo:  la tradizione sembra destinata a rispettarsi visto che anche nel vicentino.

Dino Pianezzola

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