L’effetto spettatore, definito anche apatia dello spettatore o effetto testimone bystander effect), è un fenomeno sociologico, che si riferisce ai casi in cui gli individui non offrono alcun aiuto a una persona in difficoltà, in una situazione d’emergenza, quando sono presenti anche altre persone. La probabilità d’intervento è inversamente correlata al numero degli spettatori. In altre parole, maggiore è il numero degli astanti, minore è la probabilità che qualcuno di loro presterà aiuto. Numerose variabili intervengono nel determinare l’effetto spettatore.
Sono stati eseguiti degli studi specifici . Gli studi di Darley e Latané (1968; 1973) sono tra i più noti e influenti nella psicologia sociale sul tema dell’effetto spettatore. Il loro obiettivo era comprendere perché le persone tendano a non intervenire in situazioni di emergenza quando ci sono altri presenti. Per esplorare questa dinamica, hanno analizzato la relazione tra il numero di persone presenti e la probabilità che ciascuna intervenga per prestare aiuto, ipotizzando che, all’aumentare del numero di spettatori, la probabilità di soccorso diminuisca.
In uno degli esperimenti principali, i partecipanti erano isolati in una stanza e credevano di essere coinvolti in una discussione tramite interfono. A un certo punto, sentivano un altro “partecipante” (in realtà una registrazione) simulare un attacco epilettico e chiedere aiuto. Ai soggetti era stato fatto credere che il numero di persone connesse all’interfono potesse variare: in alcuni casi si trovavano soli, in altri, erano presenti vari testimoni.
I risultati confermarono l’ipotesi: più spettatori erano presenti, meno probabile era l’intervento di qualcuno. Se un partecipante pensava di essere l’unico testimone, interveniva nell’85% dei casi; tuttavia, quando credeva che ci fossero altri quattro testimoni, solo il 31% si attivava per aiutare.
Questi studi ebbero un impatto significativo, chiarendo le dinamiche del comportamento di gruppo e spiegando perché le persone possono evitare di intervenire anche in situazioni di emergenza.