In un’epoca in cui le tecnologie moderne hanno cambiato profondamente le abitudini quotidiane, la preparazione del pane secondo metodi tradizionali rimane un tesoro di conoscenze tramandate di generazione in generazione. Il pane fatto in casa, preparato con lievito naturale e cotto in forni a legna, è il simbolo di una tradizione che affonda le radici nella cultura rurale e che racconta una storia fatta di fatica, passione e sapori unici.

Una delle principali peculiarità di questo tipo di pane è l’uso del lievito naturale, noto localmente come “u liavitu”. Senza l’ausilio del lievito di birra, il lievito veniva preparato lasciando inacidire un impasto a base di farina, acqua e sale, un processo che richiedeva tempo e attenzione. La creazione di questo lievito artigianale conferiva al pane un carattere distintivo, dal sapore inconfondibile.

In un’epoca in cui non esistevano supermercati riforniti di lievito industriale, ogni famiglia si affidava alla propria abilità nel creare questo “elisir” naturale, una parte essenziale per ottenere un pane che fosse davvero gustoso e fragrante.

La Farina, il cuore dell’impasto

La farina, macinata localmente nei mulini del paese, costituiva il cuore dell’impasto. Farina di grano duro, setacciata per eliminare ogni impurità, era l’ingrediente base per il pane che, con la sua consistenza densa e rustica, raccontava della terra e del lavoro agricolo che la generava. Le donne impastavano a mano, un’operazione che richiedeva grande forza e dedizione. La manualità dell’impastamento, infatti, era fondamentale per incorporare l’aria nell’impasto, rendendolo così più leggero e soffice.

Il forno a legna e l’arte della cottura

La cottura del pane richiedeva un forno a legna, un luogo sacro per molte famiglie. Il fuoco veniva acceso con legna secca, rami di ulivo o potature di vigneto, elementi che, oltre a conferire calore, arricchivano il pane di aromi unici. Il forno doveva essere acceso già dal giorno prima per garantire una temperatura costante e ottimale.

I mattoni della cupola del forno, che cambiavano colore a seconda del calore, erano l’indicatore per sapere quando il forno fosse pronto per accogliere il pane. Una volta tolta la brace, l’interno del forno veniva pulito con un panno bagnato legato a una pala di legno per evitare che residui di cenere contaminassero l’impasto.

La Conservazione

Le pagnotte venivano infornate e lasciate cuocere per circa un’ora. Ogni fase della cottura era scrupolosamente monitorata, poiché la corretta doratura era fondamentale per garantire la fragranza e la croccantezza tipiche del pane fatto in casa. Alcune pagnotte più sottili, come le pitte, venivano cotte in minor tempo, mentre le pagnotte più grandi venivano lasciate a riposare nel forno fino a diventare più dure, una caratteristica che permetteva di conservarle più a lungo.

Una volta tolte dal forno, le pagnotte venivano poste in ceste, avvolte in tovaglie per raffreddare. Dopo un paio d’ore, venivano battute per eliminare eventuali residui di cenere, pronte per essere consumate o conservate. Se riposte in luoghi freschi e asciutti, le pagnotte potevano durare fino a un mese, mantenendo intatto il loro sapore autentico e il profumo di casa.

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Pane fatto in casa

Preparazione15 minuti
 Cottura40 minuti
 Tempo totale2 ore 55 minuti
Ingredienti
  • 500 gr farina
  • 10 gr lievito di birra fresco
  • 300 ml acqua tiepida
  • 1/2 cucchiaino di sale

Istruzioni

  • Iniziamo preparando l’impasto.Versa 500 g di farina in una ciotola capiente e aggiungi mezzo cucchiaino di sale. Mescola bene gli ingredienti e forma una fontana al centro.
  • Sciogli 10 g di lievito di birra fresco in 300 ml di acqua tiepida e versa il composto nella fontana.
  • Inizia a impastare gli ingredienti con le mani, aggiungendo gradualmente l’acqua rimasta fino ad ottenere un impasto omogeneo e morbido.
  • Lavora l’impasto sulla spianatoia per circa 10-15 minuti, fino a quando diventa liscio e elastico.
  • Metti l’impasto in una ciotola, coprilo con un canovaccio umido e lascialo lievitare in un luogo caldo per circa 2 ore, finché non raddoppia di volume.
  • Trascorso il tempo di lievitazione, riprendi l’impasto e lavoralo brevemente sulla spianatoia per eliminare eventuali bolle d’aria. Forma una palla e mettila in una teglia da forno leggermente infarinata.
  • Copri la teglia con un canovaccio umido e lascia lievitare ancora per circa un’ora.
  • Preriscalda il forno a 220°C e fai cuocere il pane per circa 30-40 minuti, finché non assume una colorazione dorata e croccante sulla superficie.
  • Lascia raffreddare il pane su una griglia per almeno mezz’ora prima di tagliarlo e gustarlo.

 

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