“Si amplia quest’anno lo sforzo della Regione contro la nutria, specie dannosa non solo per l’attività dei nostri agricoltori, ma anche per la sicurezza idraulica dell’intero territorio che deve proteggersi dai fenomeni meteo che si fanno più violenti a causa del cambiamento climatico”.
L’assessore regionale al Territorio e alla Caccia, Cristiano Corazzari, annuncia così l’adozione del “Piano regionale di controllo della nutria”, in vigore fino a dicembre 2025, che coinvolge tra i soggetti attuatori Enti Parchi, Consorzi di Bonifica, Comuni e Polizia provinciale. La Regione, in particolare, ha scelto di aumentare gli investimenti per “l’eradicazione della specie”: per il 2025-2027 ci sono 500.000 euro all’anno. “È necessaria ora la collaborazione di tutti i soggetti attuatori previsti dal Piano regionale di controllo della nutria: le risorse ci sono, è il momento di mettere in campo ogni sforzo per tutelare il nostro territorio”, esorta Corazzari. La nutria è una specie importata nel 1929 a scopo di allevamento per produrre pellicce e da allora, complice la mancanza di misure adeguate di controllo, la carenza di predatori e l’adattamento a un habitat come quello veneto particolarmente favorevole, “si è diffusa in modo incontrollato.
Veneto investe per eradicare la nutria. Al via piano regionale
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