Lo hanno beccato con uno zaino pieno di esche avvelenate, che stava seminando da due chilometri, lungo un sentiero secondario in località “Monte di Zanetti”, a quota 1.450 metri in Alta Valle Seriana, sulle alpi Orobie. Ha subito ammesso le sue responsabilità, accompagnando a ritroso gli agenti per raccoglierle con l’ausilio di un cane antiveleni lungo un sentiero della Valcanale, in comune di Ardesio, tra le località “Zulino” e “Monte di Zanetti”. Così la polizia provinciale di Bergamo ha individuato e denunciato un uomo residente in zona che ha giustificato le proprie azioni come un atto di difesa nei confronti dei lupi. A casa del bracconiere è stata sequestrata una boccetta in plastica che conteneva la rimanenza del liquido impiegato per la predisposizione dei bocconi avvelenati, che ora saranno analizzati dall’istituto zooprofilattico di Bergamo. L’uomo è stato denunciato per reati specifici in materia di tutela della fauna selvatica, uso di esche e bocconi avvelenati nonché per delitto tentato di uccisione di animali e maltrattamento.
“Si tratta di un gesto vile, ancorché illegale- afferma il Comandante della Polizia Provinciale Matteo Copia- che espone potenzialmente a gravi conseguenze numerose specie di fauna selvatica, appartenente anche a specie oggetto di particolare tutela dalla normativa nazionale e comunitaria, ma anche- come effettivamente avvenuto- la fauna domestica e animali d’affezione come i cani dei numerosi escursionisti che frequentano i territori delle Orobie bergamasche”. Nei giorni scorsi un cane è stato salvato dopo aver manifestato tremori, vomito, spasmi e difficoltà di deambulazione.
IL LUPO SULLE ALPI OROBICHE? NON PIU’ DI 20-30 ESEMPLARI
Il lupo in provincia di Bergamo è presente con una popolazione stimabile in 20/30 esemplari: al primo branco, insediatosi tra l’Alta Valle Seriana e la Valle di Scalve già da alcuni anni, ne ha fatto seguito un altro che si è costituito tra la Val Serina, la Valcanale e la Val Brembana e un terzo branco a cavallo tra le province di Lecco e Bergamo, nella zona compresa tra la Val Taleggio, la Valtorta e la Valsassina, oltre a singoli soggetti in espansione monitorati dalla Polizia Provinciale anche grazie al contributo fondamentale dei cittadini che li segnalano.
Il predatore è attratto- spiega ancora la Provincia- da un popolazione di più di 20.000 ungulati selvatici tra cinghiali, cervi, caprioli, camosci, stambecchi, e mufloni ma i lupi non cresceranno “senza limiti poiché ogni branco occupa areali di centinaia di chilometri quadrati e difende il proprio territorio impedendo che altri branchi vi si insedino: è un primordiale ed efficace sistema di autoregolazione della specie che riguarda non solo il Lupo o i grandi carnivori predatori ma praticamente tutte le popolazioni di fauna selvatica”.

PER DANNI AD ALPEGGI E BESTIAME RIMBORSI DA REGIONE LOMBARDIA
Quanto ai danni eventuali ad alpeggi e bestiame “ogni segnalazione viene puntualmente acquista e verificata dagli agenti provinciali che effettuano i dovuti sopralluoghi e assistono i soggetti danneggiati avviando le pratiche risarcitorie previste da Regione Lombardia”.
