Gli amanti degli animali dicono ‘no’ alla tortuta del secchiello, quella brutta abitudine che hanno molti ragazzini, autorizzati dai genitori che non intervengono, di catturare animali marini per rinchiuderli in secchielli o, peggio ancora, in bottiglie.
Trappole che possono rivelarsi mortali in pochissimo tempo, poiché manca il riciclo di ossigeno (soprattutto nella bottiglia).
Lo abbiamo fatto tutti, ma è ora di smetterla. Per gli animali non è un gioco, è una tortura insostenibile, che si conclude quasi inevitabilmente on la morte, sia per la mancanza di ossigeno, per le temperature troppo elevate che per lo stress.
A dare una mano a questi poveri animali ci pensa la legge, grazie all’articolo 544 del codice penale che recita “Chiunque per crudeltà o senza necessità cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni”. Ma spesso questo non basta e i bambini, con la complicità dei genitori, continuano a catturare esseri viventi e indifesi.
Bisogna far capire a tutti, grandi e piccoli, che gli animali non sono giocattoli e che il mare e la spiaggia sono soprattutto la loro casa, l’Enpa, Ente Nazionale Protezione animali ha lanciato una campagna di sensibilizzazione in cui offre sei buone ragioni per imparare a rispettare gli animali del mare.
Ecco i motivi per non toccare gli animali marini
Prendere un granchio, una stella marina o qualsiasi altro animale del mare e metterli nel secchiello equivale a una loro morte certa, anche una volta liberati! L’acqua dentro il secchiello raggiunge infatti alte temperature velocemente, senza che i bimbi possano rendersene conto. Quaranta gradi possono essere fatali per gli abitanti del mare.
Per granchi, meduse e pesciolini vittime dei retini i secchielli rappresentano una vera e propria tortura. Eppure lasciamo che i nostri bimbi li catturino e li tengano al sole tranquillamente, magari girandoli con le palette o con i rastrelli. Ci chiediamo: insegnereste ai vostri figli volontariamente come torturare un animale?
I bambini che rispettano gli animali, tutti gli animali anche quelli che vivono nel mare, sono adulti migliori. Tra i tanti ad affermarlo, anche uno studio dei ricercatori dell’Università di Cambridge che sottolinea come l’amicizia con un animale sviluppi nel bambino il rispetto verso gli altri e la capacità di relazionarsi con il mondo in maniera equilibrata.
Gli animali del mare hanno tante storie da raccontare. Sapevate che le meduse sono tra i più antichi animali al mondo? E che le orche riescono a nuotare anche dormendo? Mentre metà cervello fa un pisolino l’altra metà rimane sveglia. E che per individuare i pesci un delfino emette fino a 1000 click al secondo? E che i polpi hanno il sangue blu e tre cuori, uno dei quali smette di battere quando nuotano.
Esistono modi più divertenti ed educativi di giocare in mare. Foto subacquee, la gara a chi trova e vede più abitanti del mare, raccogliere conchiglie sulla spiaggia, scoprire i fondali con la maschera. Sono solo alcuni degli esempi delle mille attività che si possono fare nel rispetto del mare e dei suoi abitanti.
Il mare e gli oceani coprono il 70% del pianeta e producono il 50% dell’ossigeno che respiriamo. Rispettare il mare e i suoi abitanti è rispettare noi stessi e le persone che amiamo.