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Multa al cane che fa pipì in stazione. Il biglietto del treno non prevede la ‘pisciatina’. Video

Il cane Bruce non ha idea del cancan che ha suscitato la sua pisciatina sui binari della stazione Termini di Roma. Partito assieme al suo padrone da Milano e diretto a Napoli, al costo di  150 euro (100 per l’uomo e 50 per il cane), dopo 3 ore di viaggio approfittando di una sosta del treno, scende in banchina per una boccata d’aria, svuota la vescica e si becca la multa.

Una vicenda raccontata direttamente su facebook da Andrea Valerio S. proprietario dello splendido esemplare di razza boxer: “Perche’ io non lo posso far schiattare, ne convincerlo a non farla. Quindi siccome a bordo e’ impensabile, fai un metro quadro di terriccio in testa al binario dove le povere bestie possono lasciar due goccie durante il
loro “dispendioso” e “caro” viaggio!”

Insomma per  i cani che viaggiano in treno, biglietto pagato più o meno profumatamente a seconda della tratta, non è prevista una lettiera al binario come denuncia Andrea nel suo video.

Una scena sconfinata nell’assurdo quando il padrone di Bruce si è trovato di fronte un addetto di Trenitalia e 5 poliziotti a contestargli il fatto : “E’ vietato far fare pipì al cane sul binario… multa”, causando nel frattempo  ritardo al Frecciarossa e l’ira degli altri passeggeri.

Nel  proprio regolamento Trenitalia invita caldamente i proprietari a viaggiare coi propri animali domestici, gratuitamente se di piccola taglia e se custoditi nel trasportino, a pagamento se tenuti al guinzaglio e con la museruola senza però occupare i sedili, ma non menziona cosa fare in caso di ‘emergenza pipì’.

Sanzione che l’uomo ha tutta l’intenzione di utilizzare per avviare una battaglia in difesa dei cani che viaggiano sui treni: “Se mi fai viaggiare il cane e se mi fai pagare 50 euro, è a tutti gli effetti un passeggero, quindi me lo devi mettere in condizione di fare la pipì.. comincerò la battaglia in difesa dei piscioni fuorilegge sui binari della stazione!”.

P.V.