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L’Europa autorizza l’ingresso anche agli animali dei rifugiati ucraini senza documenti

A cura di Studio Gastaldi

La Direzione Generale della Sanità della Commissione Europea (DGSante), a fronte dell’emergenza bellica in Ucraina, ha consentito agli Stati membri di ammettere l’ingresso nel territorio dell’UE sospendendo i requisiti previsti dal regolamento europeo che disciplina l’ingresso nell’Unione da paesi o territori terzi.

In sostanza, a fronte dello stato di emergenza, viene consentito l’ingresso di animali anche se sprovvisti, come richiede la normativa comunitaria, di preventiva documentazione attestante la tracciatura (microchip) e vaccinazione antirabbica.

Come rende noto l’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi), il capo della DGSante Bernard Van Goethem, a seguito di richieste e sollecitazioni pervenute da più parti, ha suggerito di facilitare la movimentazione non commerciale di animali da compagnia nel territorio della UE, questo grazie all’applicazione dell’art. 32 del regolamento UE n. 576/13 sui movimenti a carattere non commerciale di animali da compagnia che abroga il regolamento (CE) n. 998/2003, che autorizza una deroga in situazioni eccezionali alle normali esigenze di viaggio.

In particolare, come viene previsto del predetto articolo, in casi eccezionali (ovviamente un evento bellico vi rientra) gli Stati Membri possono autorizzare movimentazione a carattere commerciale verso i propri territori in deroga alle condizioni stabilite agli artt. 6,9,10,14 del medesimo Regolamento.

Tale disposizione, in estrema sintesi, prevede la possibilità, si ribadisce in presenza di casi eccezionali, di fare ingresso con un animale da compagnia anche se privo di identificazione tracciabile (microchip), senza vaccinazione antirabbica e senza documento di identificazione (passaporto).

(www.StudioCataldi.it)