56 bovini salvati da lav ora vivono liberi da maltrattamenti.

A distanza di due anni dal più grande sequestro di bovini “da latte” da un allevamento di un’azienda agricola in provincia di Verona, si è svolta  al Tribunale di Verona la prima udienza del processo a carico del titolare della stalla, processo in cui LAV si è costituita parte civile.
I capi di imputazione a carico dell’allevatore riguardano la detenzione dei bovini in condizioni incompatibili con la natura degli animali e produttive di gravi sofferenze e il maltrattamento con l’aggravante della morte di alcuni animali. 

14 vitelli e 42 bovine adulte versavano infatti in condizioni orribili: malate e ferite, sottopeso perché senza cibo né acqua, erano sommerse dai propri liquami.

LAV, attivata da una segnalazione di maltrattamento pervenuta allo Sportello LAV contro i maltrattamenti di Verona, appena inaugurato, ha collaborato con la Procura di Verona per individuare una soluzione efficace che permettesse di portare in salvo gli animali il più in fretta possibile. 

L’operazione di recupero e messa in salvo degli animali, tutt’altro che semplice, viste da un lato le condizioni in cui versavano gli animali e dall’altro lato la difficoltà di reperire adottanti o strutture idonee ad ospitare un numero tale di bovini, si è conclusa il 16 giugno 2023 con l’ultimo trasferimento degli animali sottratti a questa stalla degli orrori.

Vogliamo che sia fatta giustizia  A fine novembre la Camera dei Deputati ha approvato a maggioranza in prima lettura la proposta di legge “Modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e altre disposizioni per l’integrazione e l’armonizzazione della disciplina in materia di reati contro gli animali”, ma il testo presenta delle criticità, prima fra tutte un aumento delle pene così lieve da continuare a permettere di evitare i processi e la certificazione dell’uso della catena come strumento di coercizione contro i cani. “Chiediamo ai Senatori della Commissione Giustizia, dal relatore Potenti alla Presidente Bongiorno, che hanno questo tema all’Ordine del Giorno, di approvare la nuova Legge con le modifiche positive necessarie” ha concluso LAV.

Le bovine e i vitelli ormai adulti vivono adesso liberi dallo sfruttamento umano. Alcune di loro sono già presso La casa degli animali LAV di Castiglione del Lago (PG), altre sono in rifugi di fiducia dell’associazione e presto raggiungeranno le altre.

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