In vacanza con cani e gatti si può, ma chippati e vaccinati. Lo chiede l’Europa e prima di partire è bene passare dal veterinario, per controllare che i pelosetti di casa siano in regola.

Il regolamento siglato a Bruxelles parla chiaro. Spostarsi tra i vari Paese della comunità europea, trasportando animali, comporta che questi siano identificabili tramite tatuaggio o microchip, annotandoli sul passaporto dell’animale, dove sono riportati i dati anagrafici, oltre alle vaccinazioni, obbligatorie contro la rabbia.

Per gli animali con meno di 12 settimane di vita, è consigliabile consultare i regolamenti che sono in vigore nei Paesi scelti come meta.
Per l’accesso dei baby cuccioli, non ancora vaccinati, ciascun Stato può decidere se consentirlo o meno. Su ‘young animals’ del sito della commissione europea sono consultabili le concessioni dei vari.

Partire in vacanza con Fido, impreparati, potrebbe trasformasi in un incubo, incappando nel dedalo delle norme di sicurezza. E’ consigliabile quindi informarsi dal proprio veterinario, affinché il soggiorno sia il più piacevole possibile per tutti.

Se c’è chi è alle prese a far bagaglio, per girare l’Europa in compagnia del proprio ‘amico a quattro zampe’, esiste anche chi se ne disfa. Abbandonandolo, o maltrattandolo, commettendo un reato penale, punibile con l’arresto fino ad un anno o con un’ammenda fino a diecimila euro.
A.Bo.

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