Nuove minacce di morte nei confronti del governatore trentino Maurizio Fugatti molto probabilmente riconducibile alla gestione degli orsi e dei grandi carnivori. Questa mattina la Digos e’ intervenuta in piazza Dante a Trento perchè presso la sede della Provincia Autonoma è stata fatta recapitare una busta contenente il bossolo di una scacciacani ed un biglietto di minacce con la scritta in stampatello, “farai la fine dell’orso M90, sappiamo dove trovarti, e anche se ti nascondi ti troveremo ovunque. Stai attento la vendetta è un piatto che va servito freddo”. Il messaggio è stato firmato da ‘Animal right militya’.
Sono tre anni che il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Fugatti, vive sotto scorta. La busta recapitata oggi contenente il bossolo di una scacciacani ed un biglietto di minacce con la scritta in stampatello è solo l’ultimo di una serie di episodi iniziati nel 2021. Il motivo delle minacce di morte, stando ai documenti reperiti dalle forze dell’ordine unitamente ai post sui social, sarebbero i provvedimenti adottati per la gestione degli orsi in Trentino.
Minacce che si sono intensificate negli ultimi dodici mesi, ovvero da quando Fugatti ha disposto gli abbattimenti dei plantigradi considerati pericolosi per l’uomo dopo la tragedia di Caldes (5 aprile 2023) quando l’orsa ‘Jj4′ feri’ mortalmente Andrea Papi. Il 7 settembre del 2022 la scritta ‘Uccidi Fuggati’ (volutamente con due ‘g’ anziche’ una) era apparsa sui pannelli elettorali all’entrata del paese di Povo. Minacce che erano giunte l’indomani della morte dell’orsa ‘F43’ durante la fase di cattura per sostituzione del radiocollare. A seguito della morte del plantigrado pesanti gli attacchi degli animalisti contro la Provincia Autonoma.
Lunedì 29 maggio del 2023 un busta con all’interno un proiettile calibro 7,65, indirizzata alla segreteria della presidenza della Provincia autonoma di Trento, era stata intercettata al centro di smistamento delle Poste di Gardolo. In questa occasione ‘Lupo Solitario’, il firmatario della lettera, aveva scritto su un foglio a quadretti, “bastardo, il prossimo (riferito al proiettile, ndr) e’ tuo. Attenzione hai due figli”. Nell’occasione Fugatti disse, “la prima cosa che mi sento di dire e’ che sono tranquillo e che proseguiro’ il mio lavoro come sempre ho fatto. A tutti voglio dire che non saranno certo le minacce a farmi vacillare di fronte agli impegni che mi sono preso con la comunita’ trentina”.
Il successivo 31 maggio, il coordinamento del Comitato provinciale di ordine e sicurezza pubblica ha deciso di ripristinare la scorta a Fugatti. Il 25 febbraio del 2024 è stato reso noto che l’attività investigativa da parte degli uomini della Digos e Polizia postale di Trento, avviata a seguito delle minacce e offese nei confronti del presidente trentino, aveva portato all’identificazione di 30 persone. Il 13 aprile, meno di due mesi fa, uno striscione con la scritta ‘Ringraziate chi uccide gli orsi’ era comparso sul terreno di proprieta’ dei cugini diretti Fugatti a Brentino Belluno nella valle dell’Adige in provincia di Verona. Inoltre, Giuseppe e Cristina Fugatti avevano denunciato 80 vite recise. Oggi un nuovo episodio.