“Il cane guida, per un non vedente, è un angelo a quattro zampe. E’ un compagno di vita e un valido supporto che consente di aumentare l’autonomia, soprattutto quando si cammina per strada. Anticipando gli ostacoli e vedendo ciò che il padrone non può vedere, aiuta a vivere meglio la condizione di disabilità”. Laura Melilli, ipovedente dalla nascita, è una delle cinquanta persone che anche quest’anno riceveranno gratuitamente un cane addestrato dal Servizio cani guida dei Lions, per accompagnarle nel loro quotidiano percorso di vita. “Ne ho fatto richiesta 2 anni fa- racconta Melilli alla Dire- e tra qualche settimana andrò a Limbiate, sede del centro di addestramento, per conoscere il cane che mi è stato assegnato”.
È dal 1959 che il Servizio dei Lions si occupa di addestrare cani guida per non vedenti. “Da quando è nata la scuola abbiamo consegnato oltre 2.200 cani ad altrettanti non vedenti in tutta Italia, ogni anno però le richieste sono almeno il triplo e le nostre liste di attesa sono di circa 2 anni”, spiega Marco D’Auria, vicepresidente del Servizio cani guida dei Lions.
Il Servizio è stato presentato questa mattina al centro commerciale Euroma2 nella Capitale nell’ambito della nuova edizione di ‘Pets. Storie di un amore incondizionato‘, un evento tutto dedicato al mondo degli animali da affezione.
D’Auria, insieme a due addestratori del centro di Limbiate accompagnati dai labrador Volterra e Vudù, ha illustrato l’attività svolta dal Servizio cani guida spiegando come avviene l’addestramento e come è strutturato il centro. “Oggi i cani che vengono utilizzati per questo tipo di attività sono prevalentemente labrador– spiega il vicepresidente- nel nostro centro abbiamo un allevamento dove nascono, crescono e si addestrano. Quando hanno circa tre mesi i cuccioli vengono affidati a delle famiglie, chiamate Puppy Walker, che li allevano per il primo anno di vita. A dodici mesi, poi, il cane torna al centro e inizia un vero e proprio lavoro di addestramento per imparare ad orientarsi nelle città, a superare i vari tipi di ostacoli che si possono incontrare, a non farsi distrarre dai rumori. L’addestramento dura circa 6-7 mesi e alla fine il cane è pronto per essere consegnato al suo nuovo padrone“.
Davide Ballabio, da oltre 30 anni addestratore del centro Lions di Limbiate, racconta come la difficoltà di addestrare un cane per fare da guida a un non vedente consista nel fatto che “non si lavora su alcun istinto dell’animale ma bisogna insegnare loro tutta una serie di cose: attraverso degli esercizi in un campo ostacoli, dopo avergli insegnato l’affiatamento e l’ubbidienza, il cane impara a evitare ostacoli di lato e in altezza e a fare i gradini. Sono tutte cose che poi metterà in pratica con il ‘suo’ non vedente col quale creerà una simbiosi quasi magica”.
Oltre ai cani del Servizio Lions, protagonisti dell’evento di Euroma2 sono stati anche i cani che vengono coinvolti in attività di assistenza e soccorso in molteplici occasioni, dal salvataggio in mare al ritrovamento dei dispersi.