Ha fatto discutere – e non poco – una foto pubblicata su Instagram da Enrico Mentana, direttore del TgLa7, in cui si vede il giornalista al supermercato insieme ai suoi tre Cavalier King Charles Spaniel, sistemati in un carrello della spesa. Il post, ironicamente intitolato «Riunione della Commissione di Verifica della Spesa», ha raccolto molte reazioni: tra chi ha apprezzato la simpatia della scena e chi invece ha sollevato critiche, soprattutto sull’uso del carrello per trasportare i cani.
A rispondere è stato lo stesso Mentana, pubblicando una seconda foto che mostra chiaramente la scritta sul carrello: «Benvenuti ai nostri amici animali». Un messaggio rivolto a quanti, secondo lui, avevano criticato per malanimo o disinformazione. Il punto, infatti, è che in molti supermercati – dove non vige un divieto esplicito – l’accesso ai cani è consentito, a patto che vengano rispettate alcune condizioni.
Cosa dice la normativa?
Secondo il Regolamento europeo CE n. 852/2004, i cani non possono entrare in aree dove si preparano o manipolano alimenti. Tuttavia, in Italia il Ministero della Salute, con una nota del 2017, ha chiarito che l’accesso può essere permesso se si adottano misure per evitare la contaminazione. È per questo che molte catene di supermercati hanno predisposto carrelli appositi, percorsi segnalati e regole precise per l’ingresso degli animali.
Questione di responsabilità (e buon senso)
Se l’ingresso dei cani è previsto, significa che l’esercente ha adottato le precauzioni necessarie per garantire l’igiene. I cani, come previsto dal regolamento di polizia veterinaria (D.P.R. 320/54), devono essere tenuti al guinzaglio e, se necessario, in carrelli idonei. Portarli con sé, dunque, non è necessariamente una violazione, ma un’opportunità per fare esercizio di convivenza e socializzazione.
Perché portarli con noi?
Viviamo vite sempre più frenetiche, con poco tempo da dedicare ai nostri animali. Uscite come la spesa possono trasformarsi in occasioni per rafforzare il legame, offrire stimoli e abituare i cani a diversi ambienti. È un esercizio utile, soprattutto per i cuccioli o per cani che vivono in città, a patto di conoscere il proprio animale e valutare se davvero ama o tollera quei contesti.
Educazione e integrazione
Far conoscere al cane ambienti diversi, come il supermercato, contribuisce al suo equilibrio e alla sua educazione. Nessuno è obbligato a portarlo sempre con sé, ma se è abituato sin da piccolo, potrà affrontare meglio situazioni future in cui la presenza al nostro fianco sarà inevitabile – come durante i mesi caldi, quando lasciarlo in auto è pericoloso.
Una questione di cultura
Alla fine, una semplice foto – simpatica e innocente – ha innescato un dibattito più ampio, che tocca temi come la responsabilità, l’educazione animale, la libertà e il rispetto delle regole. Un cane educato e ben gestito non è un problema, ma un cittadino modello. Ed è anche grazie a immagini come quella di Mentana che possiamo riflettere su come integrare sempre meglio gli animali nella nostra vita quotidiana. Anche mentre facciamo la spesa.