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Allarme cinghiali anche nell’Altovicentino: oltre un miliardo di danni in Veneto

E’ allarme animali selvatici in Veneto, cinghiali in primis e nell’alto Vicentino, da Recoaro a Lugo sale la preoccupazione per gli agricoltori.

Oltre un miliardo di euro è il danno calcolato da Coldiretti Vicenza, che dichiara: “Serve un impegno concreto e costruttivo in Parlamento senza pregiudizi ideologici per garantire la tenuta del sistema agricolo e la sicurezza della popolazione”.

Nel territorio, a scendere in campo per primo era stato il Comune di Recoaro Terme, da dove era partita la richiesta di abbattimento.

Ma anche il governatore del veneto Luca Zaia ha preso atto della situazione: “Gli animali selvatici distruggono produzioni alimentari e si spingono nei parchi dove giocano i bambini – ha detto descrivendo  in particolare il proliferare dei cinghiali – In Veneto i danni subiti dagli agricoltori ammontano ad oltre un miliardo”.

Coldiretti Vicenza invita a riflettere su una situazione che definisce “pesante”.

“Nell’anno dell’emergenza Covid si è verificato un incidente ogni 48 ore con 16 vittime e 215 feriti a causa dell’invasione di cinghiali ed animali selvatici che non si fermano più davanti a nulla, abbattendo recinzioni, guadando fiumi ed attraversando strade ed autostrade, mettendo a rischio la vita e la salute delle persone. E questi dati sono senza dubbio in difetto, in quanto molte situazioni non vengono segnalate”.

Il problema ha assunto dimensioni incontrollate in più aree della Penisola e Coldiretti risponde con fermezza alla conversione del decreto legge in materia di incendi in corso di discussione al Senato diretto ad estendere il divieto di caccia nell’intero territorio dei comuni che sono stati lambiti dal fuoco, anche su aree marginali e non boscate. “Un’iniziativa provocatoria ed irresponsabile – ha sottolineato Coldiretti – perché mette a rischio le produzioni agricole e la vita nelle campagne assediate dai cinghiali e dalla fauna selvatica senza alcun controllo”.

Di fronte all’emergenza senza precedenti che si è estesa dalle campagne alle città serve un impegno concreto e costruttivo in Parlamento senza pregiudizi ideologici per garantire la tenuta del sistema agricolo e la sicurezza della popolazione.

“Da mesi Coldiretti sta tentando di portare all’attenzione del Parlamento l’impegno di trovare una soluzione adeguata al problema dei danni sopportati dalle imprese agricole senza ricevere attenzione – conclude Coldiretti – mentre aumenta il rischio di chiusura e di abbandono di attività anche da parte dei giovani, che svolgono un ruolo essenziale di custodi dell’ambiente contro i rischi del cambiamento climatico”.