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Zugliano. Trasporto alle elementari, i genitori non mollano. Il Sindaco: “abbiamo aumentato il fondo sociale”

Non si arrendono i genitori delle scuole elementari di Zugliano, che, per voce del consigliere comunale dell’opposizione Sandro Maculan, hanno fatto sapere al sindaco durante l’ultima seduta del consiglio di lunedì scorso, che non ci stanno al taglio dei contributi comunali sul servizio di trasporto, che ha creato scompiglio di natura economica, e non solo, nelle famiglie .

Già` nel mese di aprile, il sindaco aveva reso noto con una lettera ai genitori che gli alunni delle scuole primarie residenti a Zugliano, Centrale e Grumolo l’anno prossimo non avrebbero potuto usufruire del pulmino, a meno che le 35 famiglie interessate non si fossero assunte interamente l’onere del trasporto, 915 euro l’anno, a fronte delle attuali 175.
Il contributo per il trasporto sarebbe continuato solo per gli alunni delle medie che provenivano dalle frazioni, con la ditta Capozzo, incaricata gia’ lo scorso anno.
I genitori coinvolti però´non si sono dati per vinti ed hanno ipotizzato una proposta alternativa: la ditta Passuello ha presentato un preventivo per il trasporto accorpato di elementari e medie, evitando quindi di rinnovare la convenzione con Capozzo, per complessivi 45000 euro, un prezzo inferiore alla cifra richiesta lo scorso anno per le sole elementari! «Non capisco proprio perche` la giunta rifiuti – commenta Sandro Maculan – tanto più`che questa soluzione ci permetterebbe di alleggerire la spesa usufruendo dei 15000 euro già` accantonati per il trasporto delle medie, ancora attivo per le frazioni»
La giunta , dal canto suo, si e`trincerata dietro ai problemi economici del comune e ha risposto loro che le sedi delle scuole primarie sono relativamente vicine alle abitazioni.
C’e’ però`chi obietta che, almeno per gli alunni delle attuali terze,questo non vale, perche’ non esiste un corso a tempo normale che possono frequentare nella loro frazione, visto che a settembre 2010 l’unica sezione del plesso unico di Centrale e` stata commutata a tempo pieno per giustificare la costruzione del nuovo edificio scolastico.
I genitori allora erano contrari, visto che in questo modo ai bambini delle prime di Grumolo e Centrale non sarebbe stato garantito il diritto ad avere almeno una sezione a tempo normale e che quei genitori di Zugliano che, al contrario, necessitavano del tempo pieno, avrebbero dovuto iscrivere i figli a Centrale. «E` così´ che si e´ creata la difficoltà´ maggiore degli spostamenti degli alunni – spiega Luigines Grazian, genitore.
«In quella riunione- ricorda Gerardo Fenogli, genitore – il sindaco dichiarò´ che il trasporto pubblico avrebbe risolto tutti i problemi logistici, ed ora ci sono genitori che hanno i due figli di classi diverse iscritti in due scuole diverse.»

Il sindaco risponde ai cittadini che si potrà attingere al fondo per i servizi sociali. ‘Abbiamo dovuto sacrificare il trasporto alle elementari, ma il servizio resterà in vita se i genitori lo garantiranno a proprie spese. Abbiamo previsto 35 mila euro per il Sociale,  un settore che di questi tempi non poteva essere sacrificato, ma che meritava più attenzione. Non avevamo scelta”-

‘Dobbiamo fare i conti con le casse comunali che non potevano più garantire quei costi.  – conclude Romano Leonardi – In tempi duri come questi, occorre fare delle scelte e spesso la gente fa fatica a comprendere che il Governo ci impone delle strategie che ci portano a sacrificare dei servizi rispetto ad altri. Abbiamo deciso di non penalizzare il Sociale’.

Purtroppo pero’ non si tratta solo di un fatto economico, ma anche organizzativo, visto che tanti genitori lavorano con orari incompatibili con quelli dei figli e sono gia’ stati spinti ad iscrivere i figli altrove…senza contare il diverso impatto culturale, ambientale e sociale di un trasporto pubblico.
«L’importante – conclude Sandro Maculan – e` che la finestra del dialogo della popolazione con la giunta comunale resti aperta: i cittadini desiderano collaborare alla soluzione del problema, e non essere semplicemente informati con una lettera a cose fatte».

Umberto D’Anna