AltoVicentinOnline

Valli. ‘Prima Noi’ denuncia: ‘Profughi violenti’. Cunegato: ‘Sono loro il problema e non gli immigrati’

‘Profughi che minacciano di morte gli abitanti di Valli del Pasubio con il coltello in mano, che inscenano proteste bloccando il traffico, ingestibili e sull’orlo di una vera e propria ribellione’. E’ la degenerazione dell’ospitalità descritta dalla forte denuncia di una delegazione del comitato ‘Prima Noi’ salita sabato pomeriggio a contrà Corzati, dove sono alloggiati da un mese e mezzo 15 profughi africani. Una versione dei fatti che però, è stata seccamente smentita dal primo cittadino.

 

Un blitz in piena regola e non una visita di cortesia, viste le intenzioni del comitato cittadino guidato da Alex Cioni, che a sorpresa aveva deciso di controllare con i propri occhi il comportamento dei ‘richiedenti asilo’. E li ha trovati come se li aspettava, ‘arroganti e presuntuosi’, per nulla intenzionati a creare un clima di convivenza sereno con gli abitanti.

 

‘Chi abita in contrada – ha fatto sapere il gruppo di ‘Prima Noi’ dopo la visita – chiede che questi ragazzi africani siano allontanati’. Promette poi una imminente assemblea pubblica con gli abitanti di Valli per chiedere al sindaco Armando Cunegato di chiudere la struttura. Lo stesso protocollo d’intesa è definito ‘carta straccia’, dato che il comune di Valli ne accoglierebbe un numero eccessivo rispetto a quanto stabilito nel documento, firmato solo per ‘dare carta bianca al prefetto’. Tutto questo in vista della nuova ondata migratoria in arrivo dopo l’inverno.

 

Dalle parole di Cunegato, interpellato subito al riguardo, è trapelata solo una leggera irritazione, ma la replica è senza dubbio altrettanto diretta. ‘Il problema lo stanno creando questi personaggi – ha esordito il Primo cittadino – e sono loro che con la loro presenza sono andati ad infastidire gli abitanti dei Corzati, non certo i profughi che ospitiamo’.

 

Sembra infatti che sia stata proprio una famiglia della contrada in cui i giovani africani sono ospitati a lamentarsi da Cunegato, e non certo del comportamento dei profughi, ma proprio di quello del gruppo di Cioni, che si sarebbe presentato in modo aggressivo.

 

‘Sono veramente scocciato – ha continuato il sindaco – per questa situazione. La cooperativa ha messo a disposizione una persona per tutto il giorno, che conosce la lingua e le abitudini di questi ragazzi africani, che controlla che tutto vada per il meglio, e dalla quale ho una costante rendicontazione. Senza contare gli incontri settimanali con le forze dell’ordine’.

 

‘Io conosco la mia realtà – ha concluso Cunegato -, quella di Valli. Delle altre non posso parlare, ma auguro a tutti i sindaci che le cose vadano come stanno andando da me, perché qui non c’è mai stato nessun problema di convivenza. Anche le 6 donne che sono ai Cumerlati non hanno mai dato fastidi. I ragazzi dei Corzati danno una mano a pulire le strade e li stiamo inserendo tra i cittadini. Il riscaldamento c’è, sono sistemati bene, non manca proprio niente’.

 

E delle minacce di morte? Cunegato taglia corto: ‘Se tensioni ci sono state, si sono verificate forse all’inizio, appena li hanno spostati. Tolti dal gruppo hanno reagito in maniera forte. Ma minacciare gli abitanti col coltello…, quella è proprio una fantasia metropolitana’.

 

Marta Boriero